Dalla Liguria alla Sicilia, le più belle infiorate per la festa del Corpus Domini

La Chiesa celebra la solennità del Corpus Domini, e l’intera penisola italiana si veste a vesta, addobbando le strade, le piazze e le vie dove passerà la processione col Santissimo Sacramento, con delle vere e proprie opere d’arte composte da petali e ornamenti floreali. Il colpo d’occhio è magnifico: interi centri storici si trasformano in musei a cielo aperto. Se in alcune città l’infiorata è un semplice disegno, fatto con i petali di fiore di fronte alla chiesa, in altre, dove questa la tradizione è più radicata, gli artisti riescono a creare vari pannelli che messi in sequenza raccontano storie, tradizioni e leggende legate al territorio o ad alcune storie di Santi, fino a riprodurre le celebri opere dei grandi pittori rinascimentali.

Il Corpus Domini

Il Corpus Domini si celebra il giovedì dopo la festa della Santissima Trinità. In Italia, questa festività è spostata alla domenica. A Orvieto, dove fu istituita, e a Roma, dov’è presieduta dal Papa, la celebrazione si svolge infatti il giovedì dopo la solennità della Santissima Trinità. A Roma la celebrazione inizia nella Cattedrale di S. Giovanni in Laterano, per poi concludersi con la processione tradizionale fino alla basilica di Santa Maria Maggiore; il Santo Padre la presiede in quanto Vescovo di Roma. Nella stessa data si celebra in quei paesi nei quali la solennità è anche festa civile: nei cantoni cattolici della Svizzera, in Spagna, in Germania, Irlanda, Croazia, Polonia, Portogallo, Brasile, Austria e a San Marino.

Le infiorate in Liguria

Tra i vari eventi segnaliamo quelli di: Infiorata di Brugnato, piccolo paese in provincia di La Spezia che si trova nell’entroterra delle Cinque Terre in Liguria. Qui l’infiorata si svolge la Domenica del Corpus Domini. Il lavoro artistico inizia al mattino presto per creare tappezzerie floreali lungo le vie del centro della città. I visitatori possono ammirare l’arte dei fiori nel pomeriggio mentre la processione dalla cattedrale nel corso ricoperto dalle trecce floreali si svolge nel tardo pomeriggio, verso le ore 18. Sempre in Luguria, a Pietra Ligure, troviamo una infiorata particolare, chiamata Stella di Ranzi.

Lazio e Umbria

A Bolsena, sulle sponde dell’omonimo lago, a nord di Roma, si possono ammirare tappeti floreali lunghi circa 3 km, con arazzi di fiori lungo il percorso per la processione domenicale del Corpus Domini. Questa festa è qui molto sentita dato che qui accadde ll Miracolo di Bolsena dove l’ostia sanguinò a conferma per i fedeli della transustanziazione. Altro luogo da visitare per l’infiorata è sicuramente Genzano di Roma, a sud della capitale, dove si svolge una celebre infiorata dal lontano 1778, lungo la via Italo Belardi, letteralmente sommersa da oltre 350.000 fiori. Restando al confine del Lazio, Umbria e Marche, segnaliamo invece le infiorate naturali della zona intorno a Castelluccio di Norcia: qui lo spettacolo inizia a giugno, ma in questo caso non centra l’arte o il Corpus Domini. E’ madre natura a rivestire di un tappeto magnifico i paesaggi dei Monti Sibillini intorno al Piano Grande, un evento da non perdere! A Spello uno dei borghi più belli d’Italia si svolgono le cosiddette Infiorate del Corpus DOmini, quando dentro al centro storico del borgo umbro, viene allestito un percorso di 1,5 km ricoperto da vere e proprie opere d’arte. L’usanza delle infiorate artistiche risale agli anni ’30. Infine presso l’Abbazia di Chiaravalle della Colomba, non distante da Fidenza, che è una delle più celebri abbazie che hanno l’usanza di creare trecce di fiori in occasione del Corpus Domini, all’interno della navata principale della chiesa: opere d’arte floreale all’interno di un tesoro architettonico della nostra penisola.

In Sicilia

Un po’ di Genzano si trova anche in Sicilia, più precisamente a Noto. Qui, i maestri fiorai laziali hanno trasmesso le loro conoscenze a quelli netini quando, nel 1980, si decise di esportare la manifestazione anche in provincia di Siracusa. Tra gli edifici, dove spicca l’antico Duomo, patrimonio mondiale dell’umanità, che da oltre trent’anni si snoda il grande tappeto floreale: 122 metri di lunghezza e 6 di larghezza completamente riempiti da petali. I vicoli, i cortili e i chiostri vengono adornati con petali, facendo da contorno a questa . I quadri sono ispirati a un tema proposto dagli organizzatori – diverso ogni anno – e, data la collocazione nel calendario, sono dominati dalle specie che popolano le campagne della Val di Noto in quel periodo (rose, garofani e fiori di campo su tutti). Una manifestazione, dunque, meno religiosa (se non per il richiamo al mese dedicato alla Madonna) e più folkloristica, con il corteo barocco e la sfilata dei musici e sbandieratori. L’occasione per ‘invitare’ i turisti a scoprire le meraviglie di questo angolo di Sicilia.