Dal bonus anticovid all’avviso di garanzia a Conte, la calda estate del governo

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E’ quasi Ferragosto ma il dibattito politico non va in vacanza. Sullo sfondo di un referendum sul taglio dei parlamentari in programma il prossimo 20 e 21 settembre, ma il cui dibattito elettorale sembra stentare a decollare, sono altri i temi al centro dll’attenzione. Nel dibattito politico caratterizzato ancora dalla attesa per la divulgazione dei nomi dei parlamentari che avrebbero avuto accesso al bonus di 600 euro per le partite iva colpite dalle conseguenze economiche del lockdown anticovid, irrompe la vicenda dell’avviso di garanzia a Conte ed altri sei ministri per le denunce riguardanti la gestione delle zone rosse sempre durante l’emergenza Covid.

La reazione più dura è arrivata dal leader della lega Matteo Salvini per il quale “se fossero confermati i verbali del Cts, Conte dovrebbe essere arrestato”. Il leader leghista ha poi aggiunto che il premier “non ha chiuso le zone rosse quando doveva e ha chiuso l’Italia quando non doveva. Quello è un crimine”.

Diversi gli accenti del centro destra. “Avviso di garanzia a Conte e a sei ministri per la gestione della crisi Covid. Vediamo ora la coerenza del M5S e del PD“. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che comunque ricorda di aver sempre denunciato la “pericolosa deriva antidemocratica”della “ingerenza della magistratura nella sfera decisionale del Governo” sempre, al contrario “difesa dalla sinistra”. La Meloni poi incalza il Pd ricordando che i dem hanno votato tre volte al Senato per mandare a processo un Ministro dell’Interno per le decisioni prese.

Forza Italia parla di “pesanti responsabilità che gravano sul governo per la gestione  autoreferenziale, menzognera ed eufemisticamente improvvisata della  pandemia”, dice Sisto, per il quale con l’avviso di garanzia a Conte, non cambia la valutazione politica del partito di Berlusconi sull’operato del governo. “Ci chiediamo, però, cosa sarebbe accaduto a parti invertite” si chiede Sisto per il quale i grillini sarebbero scesi in piazza. Proprio il Movimento 5 Stelle fa quadrato intorno verso governo.

Per Ricciardi  le accuse “sono infondate e si avviano verso l’archiviazione, come già dichiarato dalla Procura di Roma. La magistratura continuerà a fare il suo lavoro e noi rispettiamo l’iter che è stato avviato. Apprezziamo la trasparenza che questo governo ha manifestato anche in questa circostanza e confermiamo il nostro sostegno a un’azione politica che è stata sempre ben ponderata nella gestione di una pandemia senza precedenti”.

Mentre Anzaldi, Italia Viva, mette in guardia il governo chiedendo un maggiore coinvolgimento del Parlamento nelle decisioni. Nessuna reazione dal PD che prende atto delle parole di Conte per il quale “il governo ha sempre agito in scienza e coscienza, senza la pretesa di essere infallibili”.

In questo scenario si attende domani l’audizione del presidente dell’INPS Tridico sulla vicenda dei deputati che hanno chiesto il bonus da 600 euro durante l’emergenza Covid. Ma questa è un’altra storia