Al via la campagna “Prima di aggredire, pensa”

sanità

Prima di aggredire, pensa!”. Riprende il titolo della nota canzone sanremese di Fabrizio Moro (“Pensa, prima di sparare; pensa…”)  la nuova campagna di contrasto alla violenza sugli operatori sanitari che verrà presentata il  prossimo 13 settembre a Bari in occasione della “Giornata nazionale contro la violenza verso gli operatori sanitari” dedicata alla memoria di Paola Labriola, alla presenza del Ministro Giulia Grillo. La campagna è promossa dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) e dall'Ordine di Bari.

L'omicidio Labriola

La psichiatria fu uccisa nel settembre 2013 mentre era al lavoro nel centro di salute mentale del Libertà,a Bari. L'omicida, Vincenzo Poliseno, è stato condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione per omicidio aggravato da futili motivo. L'uomo, un paziente della dottoressa, al momento dell'assassinio è stato giudicato in grado di intendere e di volere.

La campagna

Lo scopo della campagna è quello di presentare ai cittadini la 'doppia faccia' del servizio sanitario: non solo le inefficienze del sistema – quelle che causano maggiori insoddisfazione nei cittadini quali ritardi o disservizi – ma anche i traguardi e i risultati raggiunti del lavoro di migliaia di medici e infermieri che operano nei pronto soccorso, per il 118 o come guardie mediche.

I cartelloni voluti dall'Ordine dei medici di Bari per abbassare il livello di conflittualità che si registra soprattutto all'interno delle strutture di urgenza e di continuità assistenziale – in affissione da questa settimana – sono divisi in due metà, così come il viso dei soggetti protagonisti: arrabbiati nella prima parte, sorridenti nella seconda.

Il testo evidenzia il dualismo della situazione: “30 minuti ad aspettare l'ambulanza. Li ho riempiti di insulti! 3.922.271 interventi 118 nel 2017. Migliaia di vite salvate”. Oppure, recita un secondo manifesto: “La guardia medica non voleva darmi quel farmaco. L'ho minacciata! 12.000.000 di assistiti dalle guardie mediche in 1 anno. Migliaia di vite salvate”. Il terzo: “Più di 6 ore di attesa al Pronto soccorso. Volevo spaccargli la faccia!. 20.125.923 di accessi al Pronto soccorso nel 2017. Migliaia di vite salvate”. “Prima di aggredire, pensa. I medici difendono la nostra salute” è il motto di fondo della “pubblicità progresso”.

La campagna, sottolinea Filippo Anelli, presidente Fnomceo e dell'Ordine di Bari, su Ansa “fa parte di una più ampia azione culturale di 'riconciliazione' con i cittadini che insieme ai medici sono le vittime delle inefficienze del sistema sanitario. Per contrastare la violenza non basta rendere più sicuri i luoghi di lavoro, ma bisogna recuperare quel rapporto di fiducia medico-paziente che si è incrinato negli anni”.