Accadde oggi: un compleanno speciale per Francesco Guccini

80 anni celebrati in famiglia e festaggiato con la moglie nella sua Pavana

compleanno

“Io sono nato 4 giorni dopo l’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale e oggi sono il primo Guccini in famiglia ad essere arrivato a compiere 80 anni. Ho ricevuto tante telefonate dai miei amici, ho avvertito davvero un grande affetto e non posso che esserne lusingato. Festeggiamenti? Nessuno in particolare. Starò nella mia Pavana, dove passerò anche l’estate e andrò a cena con mia moglie. D’altronde il momento che stiamo vivendo, questa assurda pandemia, non ci permette di fare diversamente” – ha dichiarato in un’intervista all’Ansa Francesco Guccini, parlando del suo ottantesimo compleanno che cade il 14 giugno.

Festeggiamenti in famiglia

Francesco Guccini compie quindi 80 anni nella sua Pavana, tra i monti dell’Appennino Tosco-Emiliano. Un compleanno in famiglia, come avviene da qualche anno a questa parte, anche a causa dell’emergenza Covid-19. Cantautore ma anche scrittore di successo, questa anno è nella cinquina finalista del Premio Campiello con “Tralummescuro”.

La sua carriera

Occasionalmente attore, Guccini è stato anche docente di lingua italiana presso la sede bolognese dell’università americana “Dickinson College” e giovane giornalista per la “Gazzetta di Modena”. Da “Folk beat n.1” del 1967 a “L’ultima Thule” del 2012, sono sedici gli album registrati in studio dal Cantautore, a cui si aggiungono otto dischi live, quattro raccolte e una carriera di esibizioni dal vivo che, in quarant’anni, ha toccato quasi quota cinquecento concerti. Come scrittore pubblica ventiquattro libri, otto dei quali scritti assieme a Loriano Macchiavelli in un fortunato sodalizio che va avanti, ormai, da 23 anni. “Incontro”, “Eskimo”, “Farewell”, “Il Vecchio e il Bambino”, “L’avvelenata”, “Autogrill”, Amerigo”, sono solo alcuni dei successi di Guccini che hanno trovato interlocutori in tutte le generazioni: dai suoi coetanei, ai figli, fino ai nipoti, ciascuno alla ricerca di qualcosa di diverso, trovando nelle parole e nella musica dell’artista uno spazio proprio e privato. ”Ho sempre scritto canzoni esistenziali, mai politiche”. L’impegno politico di Guccini consiste, dunque, nel suo modo di raccontare storie particolari elevandole a significati universali. Politico è Guccini nel suo perenne invito al dubbio, alla possibilità di osservare la realtà e il mondo da un altro punto di vista. Il “ma”, il “forse”, “l’oppure” che attraversano molti dei suoi testi servono a mitigare, a togliere ogni enfasi alle sue affermazioni, proponendole, al contrario, come pensieri sempre suscettibili di nuove e diverse interpretazioni.