Milioni di bambini senza accesso all'acqua potabile

Un grande impianto idrico a Sa'ada, nel nord-ovest del paese, è stato attaccato questa settimana. Questo è il terzo attacco di questo tipo contro lo stesso impianto: più della metà della struttura è ora danneggiata, impedendo a 10.500 persone di accedere all'acqua potabile e sicura”. E' l'allarme dell'Unicef che, in una nota, “deplora, con la massima fermezza, l'ennesimo attacco”. “I continui attacchi ai sistemi idrici nello Yemen stanno tagliando fuori i bambini e le loro famiglie dall'acqua, aumentando la probabilità che le malattie legate all'acqua si diffondano nel paese dilaniato dalla guerra”, prosegue sottolineando che il conflitto “ha già colpito duramente il sistema idrico e igienico-sanitario dello Yemen, lasciando 8,6 milioni di bambini senza accesso regolare all'acqua potabile e a rischio di malattie legate all'acqua, tra cui il colera e la diarrea acquosa acuta”.

Il conflitto

Lo Yemen resta dunque nella morsa del conflitto. La settimana scorsa Amnesty Internazional ha denunciato che decine di uomini sono stati arrestati dalle forze degli Emirati Arabi Uniti e forze locali che agiscono fuori dal controllo del governo Yemenita. “Molti sono stati torturati e si teme che alcuni degli arrestati siano morti durante la dentenzione”, si legge nel rapporto. Il rapporto dell'organizzazione è intitolato “Se è ancora vivo lo sa solo Dio”. E intanto i ribelli houthi, sciiti e alleati dell'Iran, si starebbero preparando per attaccare l’Arabia Saudita. Secondo quanto riportato dal quotidiano iraniano Keyhan, che ha dedicato alla notizia la prima pagina del giornale, il portavoce delle forze armate yemenite Sharaf Luqman ha definito “prossimi” gli attacchi.