La mattanza degli operatori umanitari

Tragedia in Sud Sudan, dove ieri è stato ucciso un operatore umanitario. “Siamo profondamente rattristati nel confermare che un operatore umanitario è stato ucciso ieri, quando un convoglio dell’Unicef è stato colpito a fuoco da aggressori sconosciuti. Il convoglio trasportava materiale didattico e viaggiava sulla strada Juba-Bor e recava chiaramente la scritta Unicef”. Lo dichiara Henrietta H. Fore, direttore generale dell’Unicef. “Le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia dell’operatore ucciso. La sua morte porta a 107 il numero di operatori umanitari uccisi dall’inizio del conflitto nel 2013”. Dalla dirigente del Fondo per l’infanzia delle Nazioni Unite, la “ferma condanna” verso “questo attacco insensato contro i civili che si adoperano per fornire aiuti umanitari a coloro che ne hanno bisogno”. “Gli operatori umanitari devono poter svolgere il loro lavoro senza timore di violenza e con accesso senza ostacoli alle persone più bisognose”. I combattimenti in Sud Sudan sono iniziati nel dicembre del 2013 e vedono contrapposte le forze governative del presidente Kiir di etnia dinka e quelle fedeli all'ex vicepresidente Machar di etnia nuer.