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INDIA, LA CHIESA CHIEDE AL GOVERNO DI FERMARE LE VIOLENZE SUGLI “INTOCCABILI”

Aumentano le violenze sui dalit – i fuori casta o intoccabili – in India: lo confermano i dati ufficiali del “National Crime Record Board”, illustrati nei giorni scorsi in un incontro pubblico a Delhi cui hanno preso parte più di 7000 dalit da tutto il paese. L’incontro è stato promosso dal “Bharatiya Khet Mazdoor Union Federation”, una rete che unisce diverse organizzazioni di dalit indiani.

“E’ un dato preoccupante da constatare: da quando il Baratiya Janata Party del Premier Narendra Modi è al governo federale le atrocità sui Dalit sono cresciute”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Fides il gesuita A. Xavier John Bosco, direttore del Jesuit Social Centre, con sede a Secunderabad. Il gesuita è stato uno dei relatori alla manifestazione di Delhi, cui hanno partecipato numerosi gruppi cristiani: “urge effettuare una massiccia campagna in tutto il Paese sulla delicata questione dei dalit”, ha chiesto padre Bosco nel corso del’incontro.

A esprimersi sulla questione è anche il Vescovo Theodore Mascarenhas, Segretario generale della Conferenza episcopale indiana, che intervistato da Fides ha affermato: “la Chiesa ha sempre dato attenzione ai dalit e ai tribali, e quanto ha fatto la Chiesa per i dalit nemmeno il governo lo ha fatto, in materia di istruzione, assistenza sociale, sviluppo e promozione. Chiediamo che i dalit cristiani, penalizzati dall’Ordinanza presidenziale del 1950, abbiano gli stessi diritti di cui godono i dalit non cristiani”.

Secondo i dati diffusi dal rapporto, nel 2015 gli Stati che hanno registrato un tasso di violenza più alto –  che include omicidio e stupro di donne dalit – sono il Gujarat, con più di 6 mila casi, e il Rajastha, con più di 7 mila casi. I dalit, inoltre, da anni sono vittime di esproprio arbitrario e illegittimo delle terre più fertili e, secondo i risultati del censimento socio-ecnomico del 2011, questo è avvenuto a quasi il 73% delle famiglie di intoccababili che vivono in aree rurali.

Durante l’incontro di Delhi, i partecipanti hanno quindi chiesto al governo indiano di adottare misure efficaci per limitare le atrocità sui Dalit. In particolare, tra le altre richieste sollevate troviamo: bandire i gruppi violenti che attaccano i dalit; dare occupazione e contratti di lavoro; distribuire terra a tutti i senza terra; implementare leggi contro la discriminazione negli istituti scolastici.

Edith Driscoll

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