Servizio civile universale. “Per mano nel mondo”

"Stiamo cercando di dare al servizio civile senso di utilità che non tradisca le sue tradizioni, il senso della sua nascita 50 anni fa, l'obiezione di coscienza, ma avvicini sempre di più all'appuntamento col lavoro pur non entrando nelle politiche del lavoro", afferma il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi

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Al servizio di chi ha bisogno. “Abbiamo migliorato il servizio civile universale, declinato in digitale, ambientale. Fra qualche giorno uscirà quello agricolo, molto importante anche quello”, ha detto il ministro per lo sport e i giovani. Andrea Abodi è intervenuto all’ assemblea Anci Giovani a Montecatini Terme, in Pistoia). E ha aggiunto: “Stiamo configurando il servizio civile universale turistico. Stiamo lavorando su quello culturale. Lavoreremo su quello sportivo. Stiamo cercando di dare al servizio civile senso di utilità. Per non tradire le sue tradizioni. Il senso della sua nascita 50 anni fa. L’obiezione di coscienza. Ma avvicinando sempre di più all’appuntamento col lavoro. Pur senza entrare nelle politiche del lavoro”. La fondazione Lega del Filo d’Oro ETS, da sessant’anni è punto di riferimento in Italia per la sordocecità e la pluriminorazione psicosensoriale. Aderisce all’edizione 2024 del Servizio Civile Universale con 2 nuovi progetti: “Il contatto che vale” e “Per mano nel mondo”. In Piemonte l’ente benefico ricerca 2 giovani volontari da inserire presso la sede territoriale di Novara a supporto del progetto “Per mano nel mondo”.

Al servizio degli ultimi

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Il servizio civile ha una durata pari a 12 mesi con un impegno previsto di 25 ore settimanali. Gli operatori volontari percepiranno un assegno mensile di 507,30 euro. L’iniziativa rientra nell’ambito del programma di intervento “Fai la differenza”. Presentato anche quest’anno in collaborazione con Fondazione Don Carlo Gnocchi, Fondazione Sacra Famiglia, Fatebenefratelli. Associazione La–Fra e Fondazione Villa Mirabello, Don Orione, Acli Nazionale. Caritas Italiana, Anci Lombardia e CSV Insubria. In Piemonte l’ente ricerca due giovani volontari da inserire presso la Sede Territoriale di Novara a supporto del progetto “Per mano nel mondo”. Si tratta di un’esperienza di solidarietà importante, che permetterà a tutti i giovani che ne prenderanno parte di dedicare un intero anno alla propria formazione, acquisendo nuove competenze. Gli operatori volontari avranno infatti la possibilità di mettersi alla prova. Affiancando e supportando gli operatori della fondazione in tutte le attività educative, occupazionali, socio-ricreative e di vita quotidiana rivolte alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. Aiutandole ad uscire dal loro isolamento. Per candidarsi basta avere un’età compresa tra i 18 anni compiuti e i 29 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda. Un diploma di scuola media superiore e la patente di guida B.

Esperienza

“L’esperienza del servizio civile presso la Lega del Filo d’Oro permetterà, ai ragazzi e alle ragazze che ne prenderanno parte, non solo di acquisire nuove competenze. Ma anche di vivere un’importante esperienza formativa dal punto di vista umano e personale – dichiara Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS –. I giovani volontari saranno affiancati, infatti, da un’intensa attività di formazione condotta dal personale dell’Ente e contestualmente potranno aiutare le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali ad uscire dal loro isolamento. Attraverso preziose occasioni di relazione che, auspichiamo, possano far germogliare quell’impegno inteso come valore di coesione sociale, capace di fare la differenza nella vita di chi non vede e non sente”.  Il ruolo degli operatori volontari consiste nel supportare il personale e i volontari dell’ente nell’organizzazione, realizzazione e potenziamento di tutte quelle attività che favoriscono la partecipazione alla vita sociale delle persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale. Che vivono da sole o con la propria famiglia, per migliorare la loro condizione di vita. Ossia uscite socio-ricreative, soggiorni vacanza. Laboratori occupazionali e supporto individuale a domicilio.

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Operatori

Gli operatori volontari affiancheranno gli utenti nelle attività previste. Per sostenere la loro autonomia e la partecipazione alle attività proposte durante la giornata. Li accompagneranno nei vari spostamenti. Facilitando la comunicazione e l’accesso ai servizi e alle informazioni, la conoscenza e la relazione con l’ambiente. Con la partecipazione a questa esperienza si può beneficiare di un percorso di orientamento al mondo del lavoro con possibilità di valorizzare il proprio curriculum e acquisire il diritto a dei posti riservati nei concorsi pubblici, pari al 15% nelle assunzioni di personale non dirigenziale. Intanto lo stadio Albricci di via Generale Pignatelli a Napoli e il Centro Sportivo di via Matilde Serao a Cercola diventano Spazio Civico di Comunità con attività gratuite rivolte ai giovani dai 14 ai 34 anni per valorizzare le loro risorse e rafforzare in loro i valori dello sport, della lealtà e del rispetto reciproco. Il progetto “Ubuntu”, di cui il comune di Napoli è partner istituzionale, è realizzato da alcune associazioni del territorio che si sono aggiudicate il finanziamento concesso da Sport e Salute SpA grazie al bando promosso dal ministero per lo Sport e i Giovani attraverso il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale. L’iniziativa è stata presentata nell’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino. Ai giovani che si iscriveranno verranno offerte attività sportive come ciclismo e duathlon e attività extra sportive come coaching alimentare, percorsi di cittadinanza attiva, laboratori di comunicazione e artistico-culturali.

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Inclusione

Integrazione sociale e inclusione sono parte sostanziale del progetto con il coinvolgimento di operatori di sostegno alla disabilità allo scopo di accompagnare i giovani a divenire essi stessi protagonisti della gestione dello Spazio Civico. “Il progetto “Ubuntu” – ha affermato l’assessore allo Sport del Comune di Napoli, Emanuela Ferrante – realizza a pieno il valore educativo e sociale che quest’Amministrazione riconosce allo sport quale fattore di promozione della cultura dell’inclusione e di corretti stili di vita. L’iniziativa mette al centro i giovani del nostro territorio, dedicando loro uno spazio civico dove potranno, attraverso lo sport, sperimentare sé stessi e i propri talenti e vivere nuove esperienze di cittadinanza attiva”. Per l’assessore alle Politiche giovanili Chiara Marciani “rimettere al centro gli spazi civici come luoghi di aggregazione, coniugandoli all’inclusione e alla coesione sociale rappresenta una sfida che si integra perfettamente con la strategia delle politiche a favore dei giovani che stiamo portando avanti dall’insediamento di questa Amministrazione, che valorizza le loro risorse e li sostiene nel loro percorso di crescita“. 

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Per il presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma “il progetto Spazi Civici di Comunità ha non solo l’obiettivo di creare hub di aggregazione per i giovani con un programma di attività sportive, educative e sociali, ma anche quello di costruire nuove opportunità ed esperienze di cittadinanza attiva attraverso lo sport. Dando vita ad iniziative di espressione creativa e artistica che siano rappresentative delle culture giovanili dei territori”. “Coniugare sport e attività sociali fa parte del DNA della nostra associazione, poterlo fare in maniera strutturata ed organica grazie a Sport e Salute SpA ci rende orgogliosi ma anche consapevoli delle responsabilità che abbiamo – ha sottolineato Mario Fontana, direttore sportivo dell’Asd Emmevi, capofila del progetto -. Lo sport è un mezzo di eccellenza di inclusione e di cittadinanza attiva. Il nome del nostro progetto ‘Ubuntu‘, espressione mutuata dalla lingua Bantu che indica benevolenza verso il prossimo, sottolinea il valore della comunità e l’importanza dei diritti ma anche dei doveri che abbiamo tutti noi”. Era presente la presidente della quarta municipalità, Maria Caniglia.