Scaccabarozzi (Ucid Lecco): “Fare impresa significa mettere a fattor comune il proprio lavoro”

L'intervista di Interris.it alla dott.ssa Vincenza Scaccabarozzi, presidente di Ucid Lecco e organizzatrice dell’iniziativa "La passione dell'incontro" nell'ambito del locale Festival della Dottrina Sociale della Chiesa

La dott.ssa Vincenza Scaccabarozzi, presidente di Ucid Lecco (© Christian Cabello)

In un’epoca segnata da grandi cambiamenti storici e sociali, come ci ricorda Papa Francesco, la centralità e tutela della dignità di ogni persona si esemplificano con il rispetto della vita umana in ogni suo aspetto. Ciò significa che, anche il lavoro, le diverse attività produttiva e l’economia a 360 gradi, devono saper assumere una chiara valenza antropologica. È la persona, nella sua accezione più ampia, il fine ultimo dell’azione economica.

La Dottrina Sociale della Chiesa

La Dottrina Sociale della Chiesa rappresenta la morale sociale cattolica e, nella misura in cui la stessa incorpora, perfezionandolo, il dettato della morale naturale, ha una valenza sociale valida non solo per il credente ma per tutte le donne e gli uomini di buona volontà. La Dottrina Sociale, pertanto, non ha modelli economici da proporre, ma si preoccupa che le costruzioni degli uomini siano rispettose della centralità della persona umana nei processi economici, con i suoi valori di libertà, responsabilità, dignità e creatività.

L’esperienza di Lecco

In provincia di Lecco, alla luce di questi valori, l’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, in collaborazione con molte altre realtà sociali ed economiche del territorio, ha dato vita alla “Carta dei Valori”, da cui è scaturita l’organizzazione del locale Festival della Dottrina Sociale della Chiesa intitolato “La passione dell’incontro”. Interris.it, in merito a questa esperienza e agli aspetti sociali insiti nell’essere un imprenditore ispirato dalla fede cristiana, ha intervistato la dott.ssa Vincenza Scaccabarozzi, presidente di Ucid Lecco e organizzatrice dell’iniziativa.

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L’intervista

Come nasce e che obiettivi si pone la “Carta dei Valori” del territorio di Lecco?

“La ‘Carta dei Valori’ nasce per dare qualità, mettere su carta e diffondere i valori del territorio di Lecco che sono la base, l’anima e il motore dei progetti di tante realtà. Non a caso, tale Carta, è stata firmata da ventuno entità della provincia che, attraverso cammini, storie, ambiti e metodi differenti, hanno sottolineato che, la nostra origine comune, è rappresentata dai valori della Dottrina Sociale della Chiesa. Quest’ultima costituisce il nostro riferimento culturale e concepisce lo sviluppo locale come un’unione sinergica tra dimensione sociale ed economica della vita della comunità di cui si fa parte.”

Come si coniuga il fare impresa con la tutela del bene comune e la centralità della persona?

“Questi valori si coniugano bene. È necessario fare un lavoro di crescita personale su questo versante perché, l’imprenditore, con le rispettive qualità, dentro le proprie organizzazioni e nel solco delle leggi, può mettere la persona al centro, valorizzandola e promuovendola in molti modi. Partendo dal valore di persona cristiana con tali riferimenti, stare dentro le leggi, a volte, può sembrare difficile. Però, grazie a questi, c’è un quid in più che consente di fare la differenza in termini di tutela del bene comune e centralità della persona.”

In che modo l’imprenditore, attraverso la sua opera quotidiana, può trasmettere il valore della sussidiarietà? Qual è l’insegnamento di Ucid in merito?

“Ucid ha ben presente il valore della solidarietà e della sussidiarietà. Fare impresa non significa solamente fare profitto ma, in nome del bene comune, metterlo a disposizione del territorio inteso come i propri collaboratori, le loro famiglie, le organizzazioni, l’ambiente e tutto ciò che rappresenta l’essere prossimi, mettendo a fattor comune il proprio lavoro.”