Save the Queen: una campagna per tutelare le api

Intervista di Interris.it al dottor Alberto Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente e coordinatore della campagna denominata Save the Queen per la salvaguardia delle api

Il 20 maggio si celebra la IV Giornata Mondiale delle api istituita nel 2017 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’obiettivo di sensibilizzare la pubblica opinione in merito all’importanza dei cosiddetti impollinatori, i pericoli che gli stessi subiscono ed infine in merito allo sviluppo sostenibile fondamentale per la salvaguardia degli stessi.

Il valore storico della Giornata e l’importanza delle api

Tanto premesso, è utile ricordare che, codesta giornata, è stata istituita in tale giorno per ricordare la nascita di Anton Janša, uno dei precursori dell’apicoltura e primo professore di codesta materia in terra austriaca. Purtroppo, allo stato attuale, a causa di vari fattori concomitanti, quali ad esempio l’uso di pesticidi, i cambiamenti climatici e le pratiche agricole intensive hanno causato un notevole incremento nel tasso di estinzione delle api che – in pochi anni – si sono ridotte del 35% e senza sostanziali mutamenti di passo rischiano di scomparire.

Rispetto a quanto precedentemente esemplificato è fondamentale ricordare che le api svolgono un ruolo fondamentale ed imprescindibile per il mantenimento della biodiversità ed in particolare – essendo le stesse insetti impollinatori – permettono l’impollinazione e conseguentemente la formazione di frutti, contribuendo così al mantenimento del 75% delle colture alimentari mondiali.

Legambiente e la campagna Save the Queen

In merito a questa importante tematica In Terris ha intervistato al dottor Angelo Gentili, responsabile nazionale agricoltura di Legambiente, coordinatore del Centro nazionale per l’Agroecologia e responsabile della campagna concernente la tutela delle api denominata Save the Queen.

Qual è il significato della Giornata Mondiale delle Api?

“È una giornata da dedicare a questi insetti che sono strategici e fondamentali per il mantenimento della biodiversità, la capacità di impollinare e quindi fecondare sia le piante selvatiche che quelle da coltivazione, questa capacità dipende dalle api e dagli altri insetti impollinatori. Quindi il senso di questa giornata è difendere e tutelare le api”.

Qual’è il significato della campagna denominata Save the Queen rispetto a questo tema?

“Questa campagna si chiama Save the Queen – letteralmente Salva la Regina – perché l’ape regina costituisce un fattore essenziale per l’intera comunità delle api e garantisce la sopravvivenza di tutto l’alveare. Quindi difendere le api per noi significa attuare una campagna in cui sosteniamo i Comuni che pongono in essere azioni nei confronti delle api, sosteniamo gli apicoltori che sono alleati in questa grande campagna che stiamo facendo, sosteniamo una maggiore presenza dei corridoi ecologici all’interno delle aree agricole e una drastica riduzione dei fitofarmaci e dei pesticidi che, insieme ai cambiamenti climatici, costituiscono il più alto fattore di rischio per la sopravvivenza delle api”.

Secondo Lei quali possono essere le strategie che le istituzioni ed i singoli cittadini possono porre in essere per tutelare le api e le colture alimentari dipendenti dalle stesse?

“I cittadini possono consumare miele e soprattutto miele italiano, meglio ancora se miele biologico, cioè coltivato secondo i canoni dell’agricoltura biologica, difendendosi così dalle contraffazioni e sostenendo gli agricoltori. Oltre a ciò nelle città possono essere diffusi gli alveari, la presenza delle api garantisce la biodiversità. I Comuni e le istituzioni invece dovrebbero evitare l’utilizzo di pesticidi per la gestione del verde pubblico, aumentare la presenza di piante e corridoi ecologici per favorire la presenza delle api e dare un segnale grande – anche in termini educativi – ai nostri giovani, bambini e ragazzi, rispetto all’importanza di questo insetto che purtroppo è sempre più minacciato di estinzione. Molte specie di ape sono già estinte e dobbiamo lottare affinché sopravvivano quelle che ci sono oggi perché sono la garanzia per il futuro del pianeta e la salvaguardia della biodiversità”.

Un auspicio per futuro riguardo a questo tema?

“Un grande auspicio è che le indicazioni contenute nella strategia europea denominata Farm to Fork in materia di biodiversità, che indicano il 50% in meno di utilizzo di pesticidi entro il 2030 e il 10% in più di corridoi ecologici nelle aree agricole insieme all’abolizione dei neonicotinoidi che, insieme ai glifosati, rappresentano una minaccia per le api, diventino una realtà”.