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In pandemia sono aumentate le discriminazioni nell’accesso alle cure

“In questo cammino devastante della pandemia sono aumentate grandi disuguaglianze e discriminazioni, ad esempio per l’accesso alle cure“, spiega a Interris.it Salvatore Cernuzio,  vaticanista alla Stampa e Vatican Insider. “Sono ‘scarti’ e ‘scartati’, secondo il Papa, anzitutto i malati. A cominciare dai disabili nei confronti dei quali ‘si riscontrano atteggiamenti di rifiuto che, anche a causa di una mentalità narcisistica e utilitaristica, sfociano nell’emarginazione‘ (Messaggio per la Giornata delle persone con disabilità, 3 dicembre 2020)”.

Vaccini per tutti in pandemia

Aggiunge Cernuzio : “Si spera che ciò non si ripeta nei prossimi mesi con la distribuzione dei vaccini. Non a caso nell’ultimo messaggio ‘Urbi et Orbi’ di Natale, Francesco ha fatto appello ai responsabili di Stati, imprese, organismi internazionali, di promuovere la cooperazione. E cercare una soluzione per garantire ‘vaccini per tutti‘. Specialmente per i più bisognosi di ogni regione del Pianeta”.Nella Messa della notte di Natale, papa Francesco ha detto che «Gesù è nato scartato per dirci che ogni scartato è figlio di Dio». Cosa intende il Pontefice per «cultura dello scarto»?

“Attraverso l’espressione ‘cultura dello scarto’, uno dei capisaldi del suo magistero, Jorge Mario Bergoglio indica tutto quello che oggi il sistema politico e sociale tende a eliminare. O emarginare perché debole, vulnerabile, di ‘peso’ o improduttivo secondo il paradigma tecnocratico-finanziario che sembra essere dominante”.Può farci un esempio?

“È un ossimoro mettere nella stessa frase questi due sostantivi: cultura e scarto. Eppure è questo ciò che attualmente si denota nel mondo, il rifiuto del prossimo elevato a parametro socio-politico. Tante leggi introdotte in alcuni Paesi, per approvare l’eutanasia degli anziani o per respingere i profughi, ne sono una dimostrazione”.Nelle encicliche “Laudato sì” e “Fratelli tutti” come viene affrontato il tema della “globalizzazione dell’indifferenza”?

“La globalizzazione dell’indifferenza, denuncia espressa da Francesco da inizio pontificato e cristallizzata nelle sue due encicliche, è la diretta conseguenza della ‘cultura dello scarto’. Davanti all’eliminazione sistematica di ogni traccia di debolezza corrisponde un disinteresse generale o un atteggiamento di chiusura. E questo anche da parte di chi si professa cattolico: ‘L’indifferenza verso il prossimo e verso Dio è una reale tentazione anche per i cristiani’, diceva infatti il Papa nel Messaggio di Quaresima 2015”.A cosa si riferisce?

“Nella ‘Laudato si’’, in particolare, lo stigma del Pontefice si rivolge all’indifferenza nei confronti del Creato. Che continua ad essere sfruttato e deteriorato nelle sue risorse e nei suoi ecosistemi. In una foga verso lo sviluppo ad ogni costo. Senza tener conto che a farne le spese sono le popolazioni povere. Papa Francesco è stato uno dei primi leader mondiali ad evidenziare, ad esempio, il nesso tra crisi ambientale e fenomeno migratorio”.Cioè?

“Nell’enciclica ‘Fratelli Tutti’ il Pontefice punta il dito contro l’indifferenza verso chi è diverso da sé, che si concretizza in disinteresse totale per le sofferenze altrui o in atteggiamenti di odio. ‘Vediamo come domina un’indifferenza di comodo, fredda e globalizzata, figlia di una profonda disillusione che si cela dietro l’inganno di una illusione. Credere che possiamo essere onnipotenti e dimenticare che siamo tutti sulla stessa barca’, scrive il Papa”.

Cosa propone il Pontefice all’umanità disorientata e alla ricerca di senso?

In entrambe le encicliche, egli indica una strada che è quella di una profonda conversione – prima individuale, poi collettiva. Che permetta di aprirsi agli altri con autentica solidarietà. Solidarietà da tradurre in impegno diffuso per l’educazione, il dialogo, l’accoglienza”.Il Magistero di Francesco è evangelicamente incentrato sulla cura degli ultimi. Chi sono per Francesco gli ‘scartati’?

“Sono scartati gli anziani, abbandonati dagli stessi familiari e dallo Stato. I bambini abortiti perché malformati. Durissimo, da questo punto di vista, il paragone del Papa dell’aborto con le teorie eugenetiche naziste. Poi sono scartate le minoranze etniche e religiose. I senzatetto dell’Europa o i ‘cartoneros’ senza diritti dell’America Latina. I migranti che, secondo certe politiche, creerebbero squilibri sociali ed economici nei Paesi in cui approdano”.Già Benedetto XVI aveva messo in guardia da una civiltà che esalta l’efficienza fisica e nasconde la malattia come se fosse uno stigma sociale. La pandemia secondo Francesco accentua la marginalizzazione degli ‘scartati’?

“In diverse occasioni lungo quest’anno, Papa Francesco ha ammonito dal fatto che la pandemia di Covid che stiamo vivendo ha evidenziato ulteriormente le disparità e le disuguaglianze che caratterizzano il nostro tempo. Tutto questo a scapito ovviamente dei più deboli, per quanto il virus abbia ampiamente dimostrato di non fare eccezioni”.

Giacomo Galeazzi

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