Disabilità: IA per rendere accessibili i centri storici

Il Machine Learning (ML) permette a una rete neurale complessa di "imparare" da una grande quantità di dati precedentemente strutturati da un operatore

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E’ stato sperimentato un nuovo sistema per rendere smart e accessibili le città. Con l’Intelligenza Artificiale città più accessibili anche ai cittadini anziani o disabili. Fornire informazioni per l’accessibilità fisica con l’aiuto di tecnologie e dispositivi di navigazione permetterebbe infatti di rendere le città più smart e più inclusive. Un giovane ricercatore del Politecnico di Milano ha impiegato l’Intelligenza Artificiale per individuare le differenze tra strade e marciapiedi fatti di acciottolati, sanpietrini, laterizio. Con altezze e larghezze molto variabili, che caratterizzano e rendono tipiche le città storiche. Ma costituiscono un elemento di difficoltà per anziani e persone con disabilità motorie. L’intelligenza artificiale (AI, Artificial intelligence) è una tecnologia informatica che rivoluziona il modo con cui l’uomo interagisce con la macchina, e le macchine tra di loro.

Si può definire l’AI come il processo attraverso cui le macchine e i sistemi informatici  simulano i processi di intelligenza umana. Le applicazioni specifiche dell’IA includono sistemi come l’elaborazione del linguaggio naturale, il riconoscimento vocale e la visione artificiale.disabilità

Mura storiche

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista International Journal of Applied Earth Observation and Geoinformation. E ha rilevato con un sistema di Mobile Mapping, in questo caso un’automobile in movimento su cui è stato posizionato lo strumento messo a disposizione da Leica Geosystems Italia, la piccola città, la piccola città di Sabbioneta. Patrimonio Unesco dal 2008 insieme a Mantova. Ed esempio emblematico di borgo rinascimentale racchiuso tra mura storiche. “A partire dai dati raccolti, le cosiddette point cloud, cioè milioni e milioni di punti distribuiti nello spazio rilevato che consentono di ottenere misure e rappresentazioni tridimensionali di ciò che ci circonda. Ad esempio case, strade, piazze, marciapiedi e oggetti vari, è possibile individuare, con l’aiuto del Machine Learning, le traiettorie e i percorsi più accessibili in un contesto urbano storico”, spiega Daniele Treccani, ricercatore dell’Unesco Research Lab di Mantova del Politecnico di Milano.disabilità

Oltre la disabilità

“Il Machine Learning (ML) – spiega Andrea Adami, docente di Topografia e Cartografia al Politecnico di Milano- permette a una rete neurale complessa, che tenta di simulare il funzionamento del cervello umano, di ‘imparare’ da una grande quantità di dati, precedentemente strutturati da un operatore. Successivamente alla fase di apprendimento è possibile, attraverso una combinazione di input, riconoscere e classificare oggetti all’interno dei dati, in modo automatico e senza l’intervento umano“. In questo caso, continua Treccani, “gli elementi individuati per valutare l’accessibilità fisica sono stati i marciapiedi, identificati come i percorsi di spostamento preferiti dagli utenti, e le strade. Gli attributi calcolati hanno compreso larghezza, altezza, pendenza e materiale di pavimentazione“. Treccani spiega che “il metodo ML ha mostrato una buona affidabilità dei risultati (89%), verificati in sito. Sono state quindi realizzate mappe urbane tematiche in QGIS, calcolati i percorsi accessibili e proposto un aggiornamento dei dati di OpenStreetMap. Il lavoro su Sabbioneta ha permesso di testare e dimostrare l’importanza dei metodi di AI per la gestione dell’accessibilità nei centri storici”. disabilità

Barriere-disabilità

I ricercatori sottolineano che l’estrazione automatica di informazioni geometriche e georeferenziate nello spazio può essere estesa ad altri elementi urbani ed essere utilizzata per applicazioni di accessibilità turistica e di navigazione, oltre che per la creazione di basi cartografiche per i Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) o i Piani per l’Accessibilità Urbana. Più in generale i dati raccolti ed elaborati possono essere utili per la costruzione di City Models e modelli digitali dei centri storici. Attualmente Daniele Treccani sta lavorando per estendere la sua ricerca a dati provenienti da altri sistemi di rilevamento urbano, come la fotogrammetria da UAS (drone), sistemi di rilievo laser scanner da aereo o con sistemi portable (zaini o a mano). E continua la sua collaborazione con l’Università di Vigo (Spagna), con cui ha svolto parte della ricerca. A partire da questa ricerca, il tema dell’accessibilità ha trovato spazio anche nella collaborazione con la diocesi di Mantova e la CEI, e nello sviluppo di un progetto di ricerca PRIN con Università degli studi di Brescia e Università di Modena e Reggio Emilia.

Navigazione

Negli ultimi anni anche Google Maps, grazie a all’arrivo di funzionalità intuitive ed acute, ha contribuito a trasformare il modo in cui le persone interagiscono con il mondo. Tra queste, uniche nel loro genere, abbiamo visto l’itinerario ecologico, che aiuta a scegliere il percorso più efficiente dal punto di vista dei consumi e Live View, che utilizza la realtà aumentata per aiutarci nell’orientamento quando camminiamo. Adesso, grazie alla potenza dell’intelligenza artificiale, Google ha annunciato ulteriori aggiornamenti, che ci consentiranno di di pianificare e navigare con sicurezza. Fare scelte sostenibili e trovare rapidamente ispirazione per le cose da fare. L’intelligenza artificiale fornisce ad un robot qualità di calcolo che gli permettono di compiere in poco tempo operazioni e “ragionamenti” complessi. Fino a poco tempo fa caratteristiche esclusive del ragionamento umano. Google Maps fornisce oltre 20 miliardi di chilometri di indicazioni stradali ogni giorno. Con l’ausilio dell’intelligenza artificiale è stato Immersive View for routes, un modo nuovo di visualizzare in anteprima ogni fase di un viaggio.