Chi paga maggiormente il costo sociale della pandemia: il report della Caritas Ambrosiana

I dati pubblicati nell’ultimo rapporto della Caritas Ambrosiana dal titolo La povertà nella Diocesi Ambrosiana hanno fatto emergere una realtà economica e sociale molto difficile che – soprattutto durante i mesi più duri del lockdown – si è acuita ed ha visto oltre 9 mila persone che, a causa della crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19, si sono rivolte ai centri di ascolto della Caritas Ambrosiana nella Diocesi di Milano.

Tanto premesso, secondo i dati emersi da questo rapporto, a pagare il costo sociale maggiormente alto in questo difficile frangente, sono state le persone più povere impiegate nelle attività colpite dal blocco delle attività economiche, quali ad esempio la cura della persona, la ristorazione e l’ospitalità. In particolare è importante sottolineare che tra le persone più colpite – per oltre un terzo – vi sono dei lavoratori in cassa integrazione, i quali sovente hanno ricevuto le indennità economiche in ritardo e basate su parametri di stipendi troppo esigui rispetto al costo della vita nelle aree metropolitane.

In seconda istanza è utile sottolineare che in questi mesi di emergenza sanitaria, economica e sociale la Caritas Ambrosiana in proficua sinergia con altre realtà – quali ad esempio la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e i Comuni – ha dato vita ad un sistema di welfare che ha consentito di distribuire pasti a domicilio per 18.092 famiglie, dispositivi sanitari e igienizzanti a 5.564 famiglie, supporto psicologico a 359 persone, assistenza per la didattica a distanza per 359 studenti ed ha fornito strumenti informatici a 98 doposcuola parrocchiali.

In ultima istanza, alla luce di quanto precedentemente esemplificato, è fondamentale che le istituzioni preposte rivedano e rendano maggiormente efficiente il sistema degli ammortizzatori sociali e che ognuno di noi agisca con altruismo ed empatia nei confronti di chi sta passando un momento di grave difficoltà con l’obiettivo di edificare una nuova società ove nessuno venga trascurato e tutti possano vivere realizzando i propri sogni e le proprie ispirazioni senza alcun ostacolo di carattere economico e sociale in ossequio al fulgido pensiero che Martin Luther King, Premio Nobel per la Pace, era solito ripetere: La domanda più persistente e urgente della vita è: cosa stai facendo per gli altri?