Allarme dei genitori: il bullismo è aumentato del 10%. Al via la campagna Moige

Domani il liceo "Primo Levi" di San Donato Milanese (Milano) ospiterà il centro del Movimento genitori per promuovere un uso sicuro del web e contrastare bullismo, aumentato del 10%, e cyber bullismo, cresciuto dell’8%

violenza

Sos bullismo del Moige. A San Donato Milanese riparte il tour in Lombardia di
“Giovani Ambasciatori”, la mobilitazione per la cittadinanza digitale contro cyberbullismo e cyber risk. Un’iniziativa mirata a sensibilizzare insegnanti e studenti sui pericoli delle forme di violenza verbale, fisica e psicologica ripetute nel tempo. Domani il liceo “Primo Levi” di San Donato Milanese (Milano) ospiterà il centro del Movimento genitori per promuovere un uso sicuro del web. E per contrastare bullismo, aumentato del 10%, e cyber bullismo, cresciuto dell’8%. Sono 12 le tappe in Lombardia della campagna che prevede sessioni formative. A svolgere le attività sono Chiara Biancacci e Marta Barraco, due psicologhe della task force anti bullismo del Moige.bullismo

Comportamenti devianti

“Attraverso mirate azioni di comunicazione vogliamo generare un impatto maggiore – riferisce il Moige-. Intendiamo informare l’opinione pubblica sull’importanza del rispetto del prossimo in tutti gli ambiti di vita quotidiana, anche attraverso gli strumenti digitali. Contrastiamo la trasmissione, anche involontaria, di comportamenti violenti e devianti ai minori. Forniamo strumenti e competenze al personale degli enti pubblici coinvolti. Così da potenziare le risorse al fine di meglio agire nella presa in carico di minori stranieri vittime di violenza. Potenziando in particolare l’efficacia e l’efficienza degli interventi”. Gli esperti del centro mobile resteranno nel cortile dell’istituto scolastico a disposizione di studenti, docenti, ma anche di tutti i cittadini. Per rispondere a domande e offrire sostegno e consigli. Seguirà un intervento diretto ai genitori presso la scuola. Per informarli su come aiutare i propri figli ad usare internet in sicurezza. E per sensibilizzarli su bullismo e cyber bullismo. Insegnando loro a percepire anche i piccoli campanelli di allarme nei minori. Sia che si tratti di vittime, sia di bulli.Bullismo

Bullismo in crescita

Secondo l’ultimo studio condotto dal Moige in collaborazione con l’Istituto Piepoli, più della metà dei minori in Italia (54%) ha subito prepotenze sul web o di persona. Si tratta di un dato cresciuto di ben il 10% in soli 2 anni. Il 10% dei minori (+3%) ha preso parte ad episodi di prepotenza. Il 6% ha usato foto o video per offendere altre persone. E il 53% (+15% rispetto al 2020) prende abitualmente in giro uno o più amici, dicendo che, però, lui/loro sanno che lo fa per scherzare. Alla domanda su come si comportano i compagni quando assistono a prepotenze, solo il 34% risponde “aiutano la vittima”. Un dato che nel 2020 era il 44%. Comportamenti incauti. Ma anche forti responsabilità dei social, che portano a valutare in modo superficiale i rischi e che mettono in pericolo le nuove generazioni. “Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale contro cyberbullismo e cyber risk” è la campagna del Movimento genitori. Sostenuta da Enel Cuore Onlus. In collaborazione con Polizia di Stato, Anci, associazione nazionale comuni italiani, Un nodo blu del Ministero dell’Istruzione, Coni e Fondazione Cariplo. Il fine è rendere gli studenti più consapevoli dei rischi di internet, responsabilizzare, e stimolare docenti e genitori ad avere un ruolo di guida e controllo più attivo. In questa settima edizione sono coinvolte 300 scuole, circa 75 mila alunni, oltre 2 mila docenti e 150 mila genitori sul territorio nazionale.bullismo

Mondo virtuale

“Dedichiamo una forte attenzione al cyberbullismo – spiegano gli operatori del Moige-. Così come nel mondo reale ci sono i bulli che usano violenze fisiche o psicologiche nei confronti dei compagni di scuola, nel mondo virtuale moltissimi giovani usano Internet per sfogare il desiderio di prevaricare gli altri“. E aggiungono: “Considerato quanto tempo i nostri figli passano nei social network e con le app di networking, abbiamo capito l’importanza della ‘peer to peer education’ (educazione tra pari)”. Quindi “abbiamo ideato così l’iniziativa ‘Giovani Ambasciatori contro il Cyberbullismo e per la Cittadinanza Digitale‘: sono gli stessi ragazzi che volontariamente promuovono la lotta alle discriminazioni e a ogni forma di bullismo, di fronte ai propri coetanei e in momenti di comunicazione pubblica“. A disposizione delle scuole c’è appunto il Centro Mobile Digitale. Uno spazio pensato per studenti, docenti e genitori che consente di accedere a contenuti multimediali, servizi di supporto e materiali formativi su questi temi.bullismo

Pericolo digitale

“Il progetto ‘MOBILItiamoci! Servizi sperimentali per la prevenzione e il contrasto alla violenza legata al bullismo e al cyberbullismo’ è nato per migliorare il sistema di prevenzione– sottolineano gli esperti del Movimento genitori-. Ci impegniamo a contrastare la violenza sui minori stranieri. Con particolare riferimento ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo su base etnica. Coinvolgiamo attivamente centinaia di studenti di scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado in tutta Italia. Attraverso attività di formazione e informazione sull’educazione al rispetto ed educazione civica digitale. Sull’uso responsabile dei dispositivi digitali e del web. Soprattutto per prevenire azioni di violenza su minori stranieri”. Inoltre “rafforziamo le conoscenze e le competenze dei docenti sul fenomeno. Fornendo loro gli strumenti necessari per riconoscere e gestire situazioni di rischio in ambito scolastico. Insieme ai docenti lavoriamo anche al coinvolgimento dei genitori nelle azioni di sensibilizzazione, per potenziare l’alleanza scuola-famiglia“.