Lufthansa, sì alla partnership ma senza Governo
La compagnia tedesca chiude alla presenza dell'esecutivo nel percorso di acquisizione: "Non saremo co-investitori"
orsa aperta per Alitalia, con Lufthansa che ribadisce l'intenzione di sviluppare una partnership con la compagnia italiana a patto che il Governo tricolore ne resti fuori. La notizia, rimbalzata in Italia attraverso Bloomberg, conferma a questo punto ufficialmente l'altolà tedesco a inserirsi nelle quote del vettore italiano a braccetto con l'esecutivo: "Una partnership con Alitalia è ancora possibile" ma Lufthansa "non ha in programma di investire nella compagnia insieme al Governo". Una chiusura piuttosto netta, arrivata in fase di presentazione dei conti del trimestre e che mette il punto sulla possibilità che il Governo, attraverso Ferrovie, possa entrare assieme ai tedeschi nel percorso di acquisizione di Alitalia, anche in virtù delle parole dell'ad Carsten Spohr che, in conferenza, ha precisato che la società "non sarà co-investitore con il Governo in una compagnia aerea in via di ristrutturazione".
A ogni modo, Lufthansa non si tira indietro dalla corsa ad Alitalia, confermando l'interesse alla partnership a patto che non solo l'esecutivo resti fuori ma che si proceda sul percorso stilato nel programma tedesco, tra riduzione del personale e il monitoraggio di un'eventuale presenza di Ferrovie all'interno dell'asset, punto sul quale restano comunque fortissimi dubbi. Il tutto rientra in quello che era stato definito dalla compagnia tedesca il processo di "riduzione dei costi" del quale Alitalia aveva bisogno, confermando già in quel momento la bocciatura di una possibile interazione con il Governo italiano per la formazione della nuova amministrazione del vettore.
Situazione piuttosto complicata dunque, anche in vista dell'imminente scadenza (31 ottobre) per la presentazione delle offerte vincolanti con Ferrovie che (al netto di un dossier che dovrebbe arrivare in giornata) viaggia verso l'esclusività della proposta ai commissari. Un'eventuale via libera a Ferrovie permetterebbe alla compagnia di tornare sotto la bandiera italiana. Poi si valuterà l'ingresso di un partner internazionale, con Lufthansa in prima fila ma con parecchi nodi da sciogliere, anche in virtù dell'interesse manifestato da altri nomi (Delta su tutti ma anche EasyJet) per il nuovo assetto della newco pensata dal Governo per il rilancio di Alitalia. Per Di Maio, il progetto dovrà avere almeno 2 miliardi di euro come risorsa economica. Il tutto, però, passa dalla presenza di un partner industriale sul quale, vista la reticenza di Lufthansa a un'intesa con l'esecutivo, restano ancora parecchi punti interrogativi.
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