In Commissione è spaccatura Lega-M5s

Lega e M5s di nuovo divise. Stavolta il terreno della divisione è il Parco del Circeo, per il quale in commissione al Senato era prevista oggi la nomina del nuovo presidente. Il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ha proposto il nome del generale Antonio Ricciardi, che non è stata però votata dalla Lega. La proposta così non ha raggiunto il numero di voti sufficiente: 13 contrati, 7 favorevoli e 2 astenuti.

Costa: “Non accetteremo diktat”

Immediata la risposta del ministro: “Non accetteremo diktat e respingeremo i tentativi di far nominare persone non adeguate a questo ruolo così importante e delicato“, ha detto in un comunicato. “La politica ha il compito di nominare i migliori presidenti per la loro gestione e i partiti devono restarne fuori“, ha aggiunto Costa. “Per il Parco del Circeo, così come per tutti gli altri parchi, stiamo procedendo alle nuove nomine dei presidenti, come ampiamente annunciato – ha proseguito Costa -. Stiamo valutando decine di curricula, e la logica per la scelta e per procedere alla nomina è una sola: la massima competenza, unita al massimo rigore”. La replica della Lega è affidata al senatore Paolo Arrigoni: “Prima della seduta è stato anticipato in modo informale la non condivisone del metodo sulla proposta di candidatura” anche se precisa “nulla da dire sulla persona del candidato del ministro Costa”. “Di fronte all'alternativa di rinviare o mantenere la seduta – aggiunge – è stata optato per la seconda e noi abbiamo confermato quanto avevamo anticipato. Il risultato della votazione è stato una conseguenza”. Interviene anche il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini: “Non si può dire no al carbone, no al petrolio, no al metano, no alle trivelle, mica possiamo andare in giro con la candela e accendere i legnetti. Di tutto il resto si può discutere, ma con i soli 'No' non si campa“.