Decreto crescita, l'approdo alla Camera e le novità

E'arrivato al fotofinish ma è arrivato. Stiamo parlando dell'emendamento, inserito nel decreto crescita, che garantisce la pensione con 5 anni di scivolo a chi ha maturato il diritto alla pensione di vecchiaia e il requisito minimo contributivo. La misura è stata approvata nella notte dalla commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Inizialmente la modifica era stata proposta in termini differenti, ossia “per i lavoratori che si fossero trovati a non più di 84 mesi dal conseguimento della pensione”, dunque 7 anni. 

La modifica del provvedimento contenuto nel decreto 

Nella nuova versione, la riforma dello scivolo è stata così formulata. Potranno andare in pensione i “lavoratori che si trovino a non più di 60 mesi dal conseguimento del diritto alla pensione di vecchiaia, che abbiano maturato il requisito minimo contributivo”. La chance, dunque, di lasciare il lavoro con 5 anni di anticipo rientra nel “contratto di espansione” e interessa le imprese con un organico superiore a 1.000 unità, che intendono avviare processi di reindustrializzazione e riorganizzazione. Inoltre non bisogna dimenticare che questa misura verrà adottata in via sperimentale per il biennio 2019-20. E coinvolge le aziende impegnate in ''una strutturale modifica dei processi aziendali finalizzati al progresso e allo sviluppo tecnologico delle attività''. Inoltre per far fronte al bisgono di “modificare le competenze professionali in organico'' sarà possibile procedere all'assunzione di nuove professionalità e, allo stesso tempo, riconoscere un'indennità di prepensionamento ai lavoratori che avrebbero dovuto aspettare ancora 5 anni.

Il contenuto del decreto

E' stato calendarizzato nella giornata di oggi l'ingresso del decreto crescita alla Camera che ha l'obbligo di convertirlo in legge entro il 30 giugno, pena la sua decadenza. Tra le novità contenute nell'atto la riapertura dei termini per fare domanda di rottamazione e saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. Senza dimenticare la reintroduzione del super ammortamento per le imprese e un nuovo bonus casa.