Il principale problema che frena la crescita del comparto agroalimentare italiano

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I dati Istat sull’interscambio con l’estero nei primi sei mesi del 2023 chiariscono che, nonostante il pregresso quadro di rallentamento dell’economia che accomuna tutta l’Europa, con un possibile autunno ricco di rischi legati a inflazione e aumento dei tassi di interesse, l’Italia è il paese che si sta difendendo meglio degli altri, con la più alta stima di crescita del Pil nel 2023, con un tasso di incremento del +1,1%, tra il +1,2% del Nord e il +1% del Mezzogiorno.

In particolare, il comparto agroalimentare mediamente cresce il doppio degli altri, però ci troviamo a livelli inferiori, nonostante le nostre potenzialità, rispetto alla Francia e alla Spagna. Il problema principale che frena la nostra forza è la logistica e, di conseguenza, la carenza infrastrutturale. È nostro dovere impegnarci per sanare questo deficit con le risorse che rimangono nell’ambito del Pnrr. Ciò ci consentirà di valorizzare nella maniera più adeguata le eccellenze agroalimentari di tutta la penisola e il grande lavoro quotidiano degli agricoltori quali custodi dell’ambiente. Il Pnrr è una grande opportunità per tutto il sistema paese e Acli Terra, attraverso la sua opera quotidiana di prossimità ai lavoratori della terra, e a loro disposizione per fornire tutti gli aiuti e le delucidazioni necessarie in merito al nuovo finanziamento previsto dal Pnrr in riguardo all’ammodernamento delle macchine agricole sul quale il Ministero ha appena pubblicato le linee guida. La tutela dell’ambiente e della nostra Casa comune passa attraverso la prossimità agli agricoltori, primo baluardo dell’ecologia integrale.