La discriminazione silenziosa

famiglieUn appuntamento come quello dell’8 marzo va riempito di contenuti concreti. Non deve essere una festività simbolica o rituale, ma una circostanza propizia per una verifica costruttiva dei risultati ottenuti nel corso degli anni sotto il profilo dei diritti sociali nel nostro paese ed in tutti i paesi del mondo. Dobbiamo costruire una società in cui gli uomini e le donne abbiano le stesse opportunità, pari dignità, in modo da contribuire, ciascuno con le proprie sensibilità e capacità, al progresso economico e civile. Sono questi gli obiettivi della Piattaforma d’azione di Pechino che proprio quest’anno, a distanza di vent’anni dalla sua approvazione, si ridiscute in termini di bilancio e strategie future.

L’ 8 Marzo è ogni anno per la Cisl un’importante occasione per rinnovare il nostro impegno nella promozione, a tutti i livelli, del principio di parità e pari opportunità tra uomo e donna. Ci siamo battuti sempre come sindacato per contrastare ogni forma di discriminazione, violenza e sfruttamento nei confronti delle donne e dei minori, sui quali si consumano gravi reati e violazioni dei diritti umani, spesso nel silenzio dell’opinione pubblica.

A livello nazionale abbiamo lanciato nei giorni scorsi le nostre proposte per un riequilibrio sociale più attento alle esigenze dei lavoratori, delle lavoratrici, dei pensionati, delle pensionate, degli incapienti e dei giovani, a partire dalle questioni fiscali che incidono anche sulla condizione familiare, lavorativa e di vita delle donne. Raccoglieremo migliaia di firma per rendere il fisco italiano più equo per sollevare i redditi ed i consumi.

Anche sulle problematiche previdenziali bisogna intervenire per cambiare le regole delle legge Fornero che danneggiano soprattutto le donne per le difficoltà dovute a lavori usuranti e a carriere sempre più frammentarie e discontinue.

Abbiamo voluto, inoltre, proiettare anche quest’anno il nostro sguardo fuori dai confini nazionali per contribuire a sostenere le donne e i bambini che vivono in condizioni di estremo disagio e sfruttamento in altri Paesi. Per questo abbiamo deciso di aderire ad un nuovo Progetto di Cooperazione allo sviluppo dell’Iscos, questa volta in Pakistan, che ha come obiettivo quello di aiutare 100 donne pakistane a uscire dalla rete del lavoro forzato per intraprendere, attraverso la formazione, percorsi legali e tutelati di lavoro.

In particolare, per le donne, occorrono attività lavorative che sostengano il reddito di tutta la famiglia per liberare anche i bambini dalla schiavitù del lavoro minorile. Il nostro pensiero e il ringraziamento va oggi a tutte le donne della Cisl che si spendono senza sosta per raggiungere questi obiettivi di civiltà. Tutti insieme possiamo dare un contributo determinante per cambiare il nostro paese nel segno dell’uguaglianza dei diritti, della non violenza, del rispetto umano e civile. Buon 8 marzo!

Annamaria Furlan

Segretario Generale Cisl