Inflazione e caro energia: i rischi per l’autunno

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I segnali che arrivano dall’economia, purtroppo, non sono soddisfacenti. L’inflazione demorde ancora in maniera piuttosto clamorosa e, in vista dell’inizio dell’autunno, si prospettano ulteriori aumenti, come quelli già visti nel settore petrolifero. Nei prossimi mesi, l’arrivo dei primi freddi, farà aumentare il consumo del gas e, se non si fermano le speculazioni in atto, si verificherà un incremento notevole del costo delle bollette. Vi sono poi ulteriori costi legati alla tassazione dei prodotti energetici. Non si dimentichi che, lo scorso anno, erano stati tolti 31 centesimi dal costo dei carburanti che, attualmente, sono stati reintrodotti insieme agli oneri generali di sistema che, insieme, contribuiranno ad alzare le attuali tariffe. La tassazione avrebbe dovuto essere mantenuta ad un livello più basso e, di conseguenza, le famiglie italiane, ne pagheranno gli effetti negativi. Inoltre, ci sono le spese che ottobre porta sempre con sé, ovvero i costi per la scuola. Per ogni figlio al liceo, tra libri e corredo scolastico, si spendono mediamente mille euro l’anno.

Tali spese graveranno sulle famiglie insieme alle altre. Si pensi, ad esempio, alle assicurazioni auto e al costo dei mutui. Insomma, al netto di tutto ciò, non si prospetta un autunno molto facile per gli italiani. Il Prodotto Interno Lordo e i dati occupazionali vanno a rilento e, in alcuni casi, sono in negativo. Tutto ciò, secondo i dati Ocse, ha provocato una riduzione del 5% del potere d’acquisto degli italiani. Abbiamo proposto di sterilizzare l’Iva almeno per i prodotti petroliferi perché altrimenti, con l’aumento dei costi stessi, lo Stato incamera di più ed aumenta automaticamente la tassazione. Bisogna poi accelerare al massimo gli investimenti, sia nel Pnrr che nel settore privato, per far sì che i giovani possano trovare un lavoro dignitoso e far sviluppare il paese. La povertà e le disuguaglianze stanno aumentando, occorre quindi reperire risorse adeguate attraverso il taglio agli sprechi, il contrasto all’evasione fiscale e alle speculazioni.