Missione possibile: recupero 120 miliardi evasione

Da un po’ di tempo riemerge nel dibattito nazionale la questione dell’evasione ed elusione fiscale. Il tema è stato nei fatti volutamente inabissato dai governi, quando hanno creduto ad ambienti politici ed ai media a loro vicini, che hanno insistentemente preso le difese degli evasori con la motivazione che i pesi fiscali elusi o evasi, spesse volte sono stati l’espediente necessario per tirare avanti. Si arrivò persino a sostenere che l’agenzia di riscossione delle tasse non pagate, avrebbe usato metodi non condivisibili per il recupero delle somme non versate, che equivaleva nei fatti ad un incentivo alla evasione. Ora, pressati dalla necessità di fare cassa, pare, dico pare, qualcosa si muove per riprendere in mano la politica di contrasto alle illegalità. La quantità di denaro che si sottraggono allo Stato è stimata oltre 120 miliardi di euro: un fiume di denaro nero che scorre nascosto, e che alimenta la sub cultura della illegalità, che sbeffeggia chi invece si comporta legalmente, ostacola ogni politica di riduzione generale dei pesi fiscali.

Peraltro la situazione italiana è molto particolare, in quanto per varie motivazioni il carico fiscale, sia diretto che indiretto, poggia in larghissima parte su ceto medio in generale, i lavoratori, i pensionati. Infatti, tutti coloro che arrivano ad un reddito molto basso, sono esonerati dal pagare con la ‘no tax area’ (l’esonero da la stura a molti evasori infedeli di agganciarvisi), e dunque una cospicua parte non paga, ma ottiene al pari di altri ogni servizio che lo Stato mette a disposizione. Poi ci sono imprese di ogni tipo che reinvestendo gli utili, nella sostanza non pagano. Alla fine rimangono solo quelli a reddito fisso: lavoratori o pensionati che siano, che come il mitologico Atlante condannato da Giove a reggere sulle sue spalle il mondo, anch’essi sono condannati a reggere la più parte del peso fiscale del nostro paese, attraverso l’IRPEF. Ecco perché è assolutamente necessario recuperare tutto il monte della evasione, diversamente il sistema salta con il crollo strutturale di coloro che pagano fino all’ultimo centesimo