Haiti: gli scontri fra bande armate provocano decine di morti

Scontri fra bande rivali hanno causato nei giorni scorsi ad Haiti decine di morti, quasi tutti a Port au Prince

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Haiti (© Paul Moville su Unsplash)

La Repubblica di Haiti è uno Stato situato nell’isola di Hispaniola, nel Mar dei Caraibi. Un tempo colonia francese, è stata colpita nel 2010 e nel 2021 da due terribili terremoti e nel 2016 dal catastrofico uragano Mattew. Dal 2012 vive in uno stato di emergenza umanitaria.

Haiti: decine di morti negli scontri fra bande nella capitale

Scontri fra bande rivali hanno causato nei giorni scorsi ad Haiti decine di morti a Port au Prince, in particolare nel quartiere meridionale di Cité Soleil, abitato da centinaia di persone. Fra il 14 ed il 19 aprile, ha reso noto l’Ufficio di coordinamento per gli affari umanitari dell’Onu (Ocha), gruppi di uomini armati “si sono ripetutamente affrontati nelle strade con un bilancio di quasi 70 morti e 40 feriti”.

Da parte sua il quotidiano Le Nouvelliste riferisce che “anche oggi testimoni hanno riferito di avere registrato il crepitio delle armi automatiche a Port-au-Prince, in particolare a Turgeau, Debussy, Pacot e Canapé-Vert”. Inoltre, aggiunge il giornale, “video che circolano sulle reti sociali mostrano una decina di individui presentati come membri di una banda catturati e poi bruciati dai residenti davanti al commissariato di Canapé-Vert”. “La situazione umanitaria e della sicurezza in molte aree di Cité Soleil – precisa Ocha – ha raggiunto livelli allarmanti. Donne e bambini sono particolarmente vulnerabili e esposti alla brutalità delle bande armate”.

“La popolazione – sottolinea la coordinatrice umanitaria ad Haiti, Ulrika Richardson. – si sente sotto assedio. La gente non può più lasciare le case per paura della violenza armata e del terrore causato dalle gang”. Richardson ribadisce “l’estrema urgenza del passaggio senza ostacoli degli aiuti umanitari per chi ne ha bisogno, nonché della protezione e rispetto della salute, dell’istruzione, e del personale e delle infrastrutture legati al sostegno umanitario e di emergenza”.

Fonte: Ansa