Croce Rossa Crotone a In Terris: “Scioccati dal naufragio, aiutiamo i superstiti”

La testimonianza su Interris.it degli operatori della Croce Rossa di Crotone sul terribile naufragio avvenuto domenica mattina

I soccorsi presso la spiaggia dove è avvenuto il naufragio. Foto: @crocerossa

Altri tre corpi sono stati recuperati questa mattina durante le ricerche dei dispersi del naufragio del barcone avvenuto domenica davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro (Crotone). Si tratta di tre uomini. Sono al momento 62 le vittime accertate del naufragio, ma si stima possano essere in tutto oltre 100.

Secondo una prima ricostruzione, l’imbarcazione era partita giovedì mattina, 23 febbraio, da Izmir, in Turchia, con un carico di cittadini iracheni, iraniani, afghani e siriani. A bordo almeno 180 persone che per questo viaggio avevano pagato circa 2.500 euro. Arrivati sulle rive di Crotone, la nave si è imbattuta su una secca e si è spezzata in due.

Il luogo della tragedia a Steccato di Cutro, nel crotonese

L’intervista a Croce Rossa Crotone

Ottanta i superstiti. Immediata la macchina dei soccorsi. I superstiti sono stati accuditi sin dal primo minuto dagli operatori e dai volontari della Croce Rossa. Anch’essi scioccati dinanzi ai tanti cadaveri recuperati o restituiti dall’acqua.

Interris.it ha intervistato Giuseppe Salatino del comitato crotonese della Croce Rossa. “Quello avvenuto ieri è una tragedia immane. Come Croce Rossa di Crotone eravamo presenti sin dal primo istante. La macchina dei soccorsi è infatti partita immediatamente”, spiega.

In che modo ha operato la Croce Rossa di Crotone?

“La Croce Rossa interviene a tutti gli sbarchi nelle coste crotonesi per il primo soccorso, l’assistenza sanitaria, la prima accoglienza. Ma in questo caso non si è trattato di uno sbarco, ma di un naufragio. E’ la prima volta che succede una tragedia simile sulla costa calabrese. Eravamo lì, in prima linea, e abbiamo aiutato a soccorrere i superstiti dando supporto alla Guardia Costiera e alla Guardia di Finanza nelle loro ricerche in mare e nel recupero delle salme”.

In che stato avete trovato i superstiti?

“I superstiti erano completamente scoccati, bagnati fradici, infreddoliti, impauriti e ricoperti di carburante del barcone. Le persone in condizioni migliori sono state portate al Cara di Isola Capo Rizzuto. Tanti però sono stati ospedalizzati perché rischiavano l’intossicazione”.

Voi operatori e volontari della Croce Rossa come avete vissuto questa tragedia?

“Noi siamo rimasti profondamente sconvolti. Perché come territorio siamo abituati allo sbarco spontaneo. Assistiamo i migranti sulla costa. Affamati e stanchi…ma non era mai capitato di assistere ad un naufragio di queste proporzioni”.

L’azione di Croce Rossa sta continuando anche in queste ore…

“Sì. Croce Rossa è la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via in ogni emergenza italiana. E’ stata immediatamente attivata tutta la catena nazionale di Croce Rossa ed è giunto in loco il supporto psicologico; si è inoltre attivato il canale Restoring Family Links (RFL) per il ricongiungimento con i familiari. Avvalendosi della sua rete internazionale, Croce Rossa supporta le persone che perdono il contatto con la propria famiglia, aiutandole a ripristinare e mantenere tale contatto. Inoltre, i nostri volontari stanno supportando i superstiti ospedalizzati all’interno dei vari reparti nel nosocomio crotonese. Hanno visto morire i propri cari e hanno bisogno di tutto. Non lasciamoli soli”.

L’imbarcazione naufragata sulle coste crotonesi. Foto: @crocerossa

Il cordoglio del sindaco

“Quello che è avvenuto al largo di Steccato di Cutro è una tragedia” ha commentato a caldo ieri il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce. “Avvertiamo – aggiunge – un profondo dolore che in questo momento accomuna tutta la comunità cittadina. Ci siamo immediatamente attivati attraverso il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per dare il nostro supporto alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco, alla Croce Rossa e a tutti coloro che in queste ore sono impegnati sul posto della tragedia”.

“E’ un brutto risveglio che deve destare la comunità affinché simili tragedie non accadano più”. Ha scritto a sua volta su Twitter il presidente della Croce Rossa italiana, Rosario Valastro.