Birmania: 30 civili uccisi dai militari all’interno del monastero di Shan

Da quando la giunta ha preso il potere con un colpo di stato due anni fa, la Birmania ha assistito a un numero crescente di scontri mortali tra l'esercito e i gruppi di resistenza armata

Monaco buddista in preghiera. Immagine di repertorio. Foto di Sasin Tipchai da Pixabay

Oltre 30 persone sono state uccise dall’esercito birmano in un monastero nello Stato di Shan in un attacco della giunta militare contro la minoranza Karen. Lo riferisce la Bbc che cita la milizia dei ribelli Karenni.

I Karen sono una delle tante etnie presenti in Birmania, o Myanmar. Da oltre 30 anni, 120 mila Karen vivono sparsi tra circa dieci campi stanziati lungo il confine tra Birmania e Thailandia.

Da quando la giunta ha preso il potere con un colpo di stato due anni fa, la Birmania ha assistito a un numero crescente di scontri mortali tra l’esercito e i gruppi di resistenza armata. Alcuni dei combattimenti più feroci si sono verificati nello Stato di Shan che confina con la capitale Naypyidaw e con la Thailandia.

Birmania: 30 civili uccisi dai militari all’interno del monastero di Shan

L’aviazione e l’artiglieria dell’esercito birmano hanno bombardato sabato il villaggio di Nan Nein, nel sud e poi hanno giustiziato gli abitanti che si erano nascosti all’interno di un monastero. Il bilancio al momento è di 30 morti, tra cui 3 monaci. Un video della milizia ribelle mostra almeno 20 corpi, alcuni dei quali indossavano le vesti arancioni dei monaci buddisti, ammassati contro il monastero. I cadaveri presentavano quelle che sembrano essere ferite multiple da arma da fuoco e il video mostra anche le pareti del monastero piene di fori di proiettile.

Anche alcuni edifici e case circostanti sono stati bruciati in quello che, secondo la milizia dei ribelli Karenni, è stato l’attacco dei militari al villaggio. “È stato come se i militari li avessero fatti allineare davanti al monastero e avessero sparato a bruciapelo contro tutti, compresi i monaci”, ha detto un portavoce della milizia Karenni, citato dal quotidiano locale Kantarawaddy Times.

Da quando la giunta ha preso il potere con un colpo di stato due anni fa, la Birmania ha assistito a un numero crescente di scontri mortali tra l’esercito e i gruppi di resistenza armata. Alcuni dei combattimenti più feroci si sono verificati nello Stato di Shan che confina con la capitale Naypyidaw e con la Thailandia.

Fonte: Ansa