Alessi (WWF Italia): “I pesticidi sono un rischio per la specie umana”

Interris.it ha intervistato Eva Alessi, responsabile sostenibilità di WWF Italia, sulla nuova campagna "Il Panda siamo noi" e sui pericoli per l'ambiente e la salute umana dell'uso dei pesticidi in agricoltura

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Campagna WWF Italia contro l'uso dei pesticidi. Foto: WWF Italia

Il WWF ha lanciato nelle scorse ore la sua nuova campagna intitolata #IlPandaSiamoNoi con il claim “Estinguerci, lo stiamo facendo bene”, il tutto accompagnato da uno spot che ha come protagonista una particolare specie da salvare: la specie umana. La nuova campagna WWF punta il dito sull’utilizzo dei pesticidi in agricoltura e sul grave impatto che il loro abuso legalizzato sta avendo sull’ambiente e sulla salute umana. Un’occasione per denunciare un consumo globale di pesticidi in aumento, nonostante le conseguenze su uomini, animali ed habitat siano note da tempo.

L’uso dei pesticidi: i numeri del WWF

Sulla Terra vengono utilizzate 3,5 milioni di tonnellate di pesticidi all’anno. L’Italia, con 50mila tonnellate all’anno, è al terzo posto in UE per vendita di pesticidi. Circa il 5% dei pesticidi irrorati sui campi raggiunge gli organismi nocivi per le colture, mentre il resto si disperde nell’aria, nell’acqua e nel suolo. Oltre alla perdita di biodiversità (in primis di insetti impollinatori), l’uso di pesticidi ha determinato una contaminazione planetaria che interessa ormai tutto e tutti, ecosistemi, specie selvatiche e persone.

Ogni anno nel mondo, tra gli agricoltori e i lavoratori del settore agricolo, sono circa 385 milioni i casi di avvelenamento. Un numero elevatissimo ma che nella realtà potrebbe essere addirittura superiore, poiché non considera le vittime di malattie derivanti da una esposizione a lungo termine ai pesticidi, ma solo i casi di avvelenamento acuto. Cibo e acqua sono le principali vie di questa esposizione cronica ai pesticidi, con effetti sulla nostra salute anche a dosi infinitesimali. Donne in gravidanza e bambini sono i soggetti più a rischio.

L’intervista ad Eva Alessi (WWF Italia)

Interris.it ha intervistato Eva Alessi, responsabile sostenibilità di WWF Italia, sui pericoli derivanti dall’uso di pesticidi in agricoltura e sulle proposte del WWF per tutelare l’ambiente e la salute umana da questi veleni.

Eva Alessi, responsabile sostenibilità di WWF Italia. Foto: WWF Italia

“Il Panda siamo noi”: perché questo nome per la nuova campagna WWF Italia?

“Perché dopo anni in cui il WWF ha lavorato per la salvaguardia delle specie animali, quale quella iconica del panda, adesso c’è una nuova specie a rischio di estinzione: l’essere umano”

In che senso?

“Abbiamo talmente tanto alterato lo stato del pianeta da aver messo a rischio la nostra stessa sopravvivenza. Quindi la questione non è neanche più solo salvare il pianeta che continuerà a girare creando magari nuovi equilibri facendo nascere nuove specie. Il problema è che quei nuovi equilibri, quelle nuove specie potrebbero non essere idonee alla nostra sopravvivenza. Quindi, dopo anni di battaglie per le specie in estinzione, oggi la specie in estinzione siamo noi”.

La nuova campagna WWF Italia contro i l’uso dei pesticidi. Foto: WWF Italia

Che peso hanno i pesticidi in tutto questo?

“I pesticidi hanno un peso enorme, il numero, la quantità che viene usata ogni anno nel mondo è pari a 3,5 milioni di tonnellate. In l’Italia si usano 50.000 tonnellate; è la terza Nazione in Europa per quantitativi. Di questa grande quantità di pesticidi che usiamo, solo una percentuale molto piccola raggiunge l’organismo per il quale il pesticida è pensato, vale a dire il batterio, l’infestante, l’insetto patogeno delle piante: solo il 5%. Tutto il resto si disperde nell’aria, nell’acqua, nel suolo e determina una contaminazione diffusa che riguarda tutti gli ecosistemi e tutte le specie, noi inclusi”.

Cosa si augura il WWF Italia con il lancio di questa nuova campagna?

“Il WWF con il lancio di questa campagna ovviamente vuole dare centralità alle azioni delle persone perché le persone possono fare la differenza e nello specifico sui pesticidi ha anche tante richieste istituzionali che potrebbero accompagnare i consumatori nelle proprie scelte. Abbiamo detto che l’Italia è al terzo posto in Europa per vendita di pesticidi: ci serve assolutamente un’approvazione di un regolamento europeo con obiettivi di riduzione vincolanti per tutti gli Stati membri. Questo è importantissimo, non possiamo riuscirci senza. In Italia il piano nazionale per i pesticidi è scaduto a febbraio 2019 e abbiamo bisogno di un piano nuovo con il recepimento degli obiettivi europei. L’Europa ci dice che dobbiamo ridurre del 50% l’uso totale dei pesticidi, ma anche ridurre del 50% i pesticidi più pericolosi. Addirittura per l’Italia l’obiettivo di riduzione è del 62%, quindi è importante metterlo in atto”.

Come possono tutelarsi i consumatori?

“Come consumatori possiamo tutelarci acquistando prodotti biologici; molti però obiettano che i prodotti biologici costano e non tutte le famiglie possono permetterseli. Ed è una verità. Per questo il WWF chiede alle istituzioni di togliere i sussidi perversi per l’acquisto dei pesticidi (che hanno un’iva agevolata) e di mettere dei bonus fiscali, la possibilità di avere un’iva agevolata per l’acquisto di cibi biologici. Se dobbiamo cominciare a tutelare la salute di qualcuno, cominciamo dalle donne in gravidanza e dai bambini, che sono le due fasce più vulnerabili, più a rischio a causa dell’esposizione ai pesticidi”.

La nuova campagna WWF Italia #ilpandasiamonoi. Foto: WWF Italia

Il WWF Italia ha dato un numero molto forte, 385 milioni di persone avvelenate ogni anno da pesticidi…

“Sì. Purtroppo quel numero – enorme – è una sottostima: i 385 milioni di persone avvelenate sono gli agricoltori. Chi, come me, non fa uso di pesticidi nei campi, ma è un consumatore, non viene conteggiato. Le persone comuni non si avvelenano in modo acuto ai pesticidi, però sono esposte in maniera cronica, con la frutta e la verdura che acquistano tutti i giorni nei supermercati. Ognuno di noi è esposto a dosi infinitesimali quotidianamente per 30-40 anni; l’effetto non è acuto, ma è costante e prolungato. La gran parte degli alimenti in Italia ha residui di ogni singolo pesticida entro i limiti di legge: il problema è che ad oggi non si conosce quali siano le conseguenze sul nostro organismo del cocktail di residui di più pesticidi, che possono avere anche effetti di tipo sinergico o additivo. Perciò una persona potrebbe sviluppare una patologia anche a distanza di molti anni. Particolarmente sensibili sono i bambini in via di sviluppo e i bimbi nel grembo materno: lì gli effetti sono ancora più evidenti. Ma siamo tutti in pericolo”.

Cosa chiede il WWF Italia?

“Il WWF Italia chiede: l’approvazione del Piano Nazionale Pesticidi, scaduto da febbraio 2019, con il recepimento degli obiettivi europei sopracitati; l’introduzione di norme per la tutela della salute dei cittadini, come il divieto di effettuare trattamenti a una distanza inferiore ai 30 metri dalle abitazioni; il divieto di uso di pesticidi in aree naturali protette, siti natura 2000 e aree con presenza di insetti impollinatori a rischio di estinzione; l’eliminazione degli attuali sussidi dannosi per l’ambiente, come l’IVA agevolata per pesticidi; infine, l’introduzione di bonus fiscali per donne in gravidanza e bambini per l’acquisto di alimenti e cibi biologici. E’ veramente molto importante aver cominciato questa campagna dai pesticidi perché è proprio un’emergenza ambientale per le specie. Come WWF pensiamo alla salvaguardia di tutti gli animali, e ora anche dell’essere umano”.