Torna a crescere la popolarità di Trump

Dopo un anno difficile Donald Trump può, finalmente, tornare a sorridere. Per la prima volta da settembre, infatti, il consenso attorno al presidente Usa è tornato a superare il 40%. Lo sostiene un sondaggio della Monmouth University, secondo cui Trump può oggi contare sul sostegno del 42% degli americani

In crescita

Non si tratta certo della maggioranza, ma è un'ottima cifra, se si considera che la stessa rilevazione condotta il mese prima gli assegnava solo il 32% di approvazione, la percentuale più bassa da quando è salito alla Casa Bianca. A far riguadagnare punti al presidente repubblicano, reduce dall'attesissimo discorso sullo Stato dell'Unione, secondo la Monmouth University è soprattutto la soddisfazione degli elettori per il passaggio della riforma fiscale.

Leadership forte

E' migliorata anche l'impressione che le persone intervistate hanno della leadership di Trump e di come stia riuscendo a essere più influente nei confronti dei rappresentanti del Congresso. Il 55% infatti ha dichiarato che il presidente ha avuto successo ultimamente nel portare avanti la sua agenda legislativa. Sebbene rimanga forte la disapprovazione del lavoro di Camera e Senato, il sondaggio mostra che, in generale, è aumentato il sostegno ai singoli candidati del partito repubblicano. 

Mandato di rottura

Trump, insomma, sembra resistere agli scandali (uno su tutti: il Russiagate) e a una politica di rottura rispetto a quella portata avanti da Barack Obama. Basti pensare alle questioni ambientali. Sotto la sua presidenza gli Stati Uniti sono usciti dall'accordo di Parigi e hanno invertito la rotta sulle energie rinnovabili, con un deciso ritorno a quelle fossili. Secondo il Washington Post l'amministrazione repubblicana è pronta a chiedere al Congresso di tagliare del 72% i finanziamenti destinati alle green energy. Sul fronte della sanità, Trump è ancora impegnato nella lotta serrata per l'abolizione dell'Obamacare. Va poi sottolineato l'impegno a favore della vita. Non solo lo stop ai fondi governativi per le organizzazioni che praticano e fanno informazione sull'interruzione volontaria di gravidanza, ma anche l'annuncio di una Giornata nazionale della sacralità della vita.