Moscovici sull'Italia: “E' un problema dell'Eurozona”

Con l'orizzonte della Legge di bilancio che continua inesorabilmente ad avvicinarsi, il Commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, identifica nell'Italia “un problema” per la zona euro, e lo ha fatto durante una conferenza stampa a Parigi, dedicata proprio all'imminente scrittura della legge in virtù della quale, ha spiegato, il nostro Paese “dovrà presentarsi con un budget adeguato”. L'uscita di Moscovici sull'Italia è stata generata da una domanda di uno dei cronisti presenti riguardo i primi mesi del governo Conte: “L'Italia è il tema su cui voglio concentrarmi prima di tutto – ha detto in risposta al giornalista -. L'Italia deve essere credibile, con un bilancio credibile. Ho visto il ministro Tria venerdì pomeriggio a Vienna. Continuiamo a lavorare per una soluzione comune: alla fine non sarà soltanto lui a votare la legge di bilancio, ma tutto il governo”.

Riforma e debito

Fondamentale, secondo il Commissario, non sforare il tetto del 3% in quanto “sarebbe una bugia pensare che si possa investire di più con un deficit più elevato. Se ciò accade, si finisce con l’aumentare il debito”. Per questo, ancora una volta, Moscovici raccomanda all'Italia di ridurre il debito: “Non può vivere con un debito al 130%, lo sguardo dei mercati è molto attento. Vorrei soltanto che gli italiani nutrissero maggiore fiducia in loro, nel loro ruolo centrale, di terza economia della zona euro. Non smetterò mai di dirlo”. A questo proposito, spiega che “il problema più grande dell’Italia è il deficit di produttività”. E l'invito del Commissario è “a riformare l’economia. Fermare le riforme, stampare moneta e puntare sulla spesa non sono i mezzi con cui salvare il Paese”. Ma non solo riforma. Moscovici ha ripercorso i recenti attriti Roma-Bruxelles affermando che l'Ue ha sempre permesso all'Italia di realizzare investimenti e infrastrutture benificiando di una forma di flessibilità rispetto agli altri Paesi: “L’Italia ha un nuovo governo, entrato in funzione, credo, da circa 100 giorni. L’Italia ha anche un nuovo ministro dell’Economia e delle Finanze con cui lavoro regolarmente, in un clima costruttivo. Spero che questo clima costruttivo prevarrà”.

L'affondo

Ma la conferenza di Moscovici ha assunto toni decisi anche sulla attuale situazione politica in Europa, dove i nazionalismi e i populismi sembrano ricevere consensi sempre maggiori. Per il Commissario, addirittura, oggi “c'è un clima che assomiglia molto agli anni '30. Certo, non dobbiamo esagerare, chiaramente non c'è Hitler, forse dei piccoli Mussolini. La storia, come diceva Raymond Aron, è tragica. Bisogna evitare che sprofondi nelle sue ore più buie”. A ogni modo, secondo Moscovici non ci saranno i margini perché i populisti possano ottenere una forte maggioranza nell'Assemblea Ue, nonostante preveda una “forte progressione”.

Di Maio: “Atteggiamento insopportabile”

Sia la critica all'Italia che il riferimento ai trascorsi storici del secolo scorso, hanno come previdibile creato diversi malumori nell'ambiente politico italiano. La risposta a Moscovici è arrivata attraverso il vicepremier Luigi Di Maio che, sulla questione, ha fatto sapere che “c’è un atteggiamento da parte di alcuni commissari europei che è veramente insopportabile, inaccettabile. Dall’alto della loro Commissione si permettono di dire che in Italia ci sono tanti piccoli Mussolini. Non solo non si devono permettere ma questo dimostra come queste siano persone totalmente scollegate dalla realtà. Questo è il governo che ha il più alto consenso in Europa e viene trattato così da commissari di una Commissione che probabilmente tra alcuni mesi non esisterà più perché i cittadini manderanno a casa buona parte degli eurocrati alle prossime elezioni. Tutte queste prese di posizione e giudizi ignobili contro l’Italia si scontreranno con le prossime elezioni. Una lezione a questi signori gliela daranno i cittadini italiani”.