“L'Isis non esiste più”

La bandiera gialla delle milizie delle Forze democratiche siriane (Sdf) ora sventola su uno degli edifici conquistati a Baghuz, ultima roccaforte dell'Isis nella Siria orientale.

L'annuncio

Nelle strade i combattenti celebrano la vittoria, decisiva, sul gruppo jihadista, un tempo signore assoluto di quelle regioni. La notizia della presa di Baghuz è arrivata in mattinata, attraverso un comunicato di Mustefa Bali, portavoce dell'Sdf, portavoce delle forze curdo-arabe, appoggiate dalla coalizione internazionale a guida Usa. “Le Sdf dichiarano la totale eliminazione del cosiddetto Califfato e la sconfitta territoriale al 100% dell'Isis” ha annunciato. “Baghuz è stata liberata. La vittoria militare contro Daesh è stata portata a termine”, ha affermato ancora il portavoce. Per due mesi il villaggio nella Siria orientale, al confine con l'Iraq, è stato al centro dell'ultima offensiva contro i terroristi islamici dell'Isis, nel corso della quale è rimasto ucciso anche il volontario fiorentino Lorenzo Orsetti, arruolato nelle milizie curde.

Disfatta

La sconfitta dell'Isis in Siria era già stata anticipata dalla Casa Bianca. “Il Califfato di Abu Bakr al Baghdadi è stato spazzato via dalla Siria”, è “al 100% eliminato”, aveva detto ieri un portavoce della sede presidenziale Usa citando le informazioni ricevute dal Pentagono. Della disfatta jihadista, poi, aveva parlato anche il presidente Donald Trump. In viaggio verso la sua residenza in Florida per il fine settimana, il tycoon era tornato a far vedere una mappa che mostra l'estensione del Califfato fino a un anno fa e la situazione attuale in cui, di fatto, non ci sarebbe nulla di più che qualche piccola sacca di resistenza.