Nel segno del Giubileo del creato

Nell’Anno Laudato Si, proclamato da papa Francesco per sottolineare l’importanza e l’urgenza di curare la Casa comune, si celebra il Tempo del Creato (dal 1° settembre al 4 ottobre 2020), il cui tema è proprio quello del “Giubileo della Terra”.

Il Tempo del Creato inizia il 1° settembre, giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, e termina il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia amato da molte confessioni cristiane.

Papa Francesco ha invitato tutta la Chiesa ad unirsi in preghiera con le parole già espresse più volte e in maniera sempre più forte: “Questo è il tempo per riabituarci a pregare a contatto con la natura . . .  per riflettere   sui nostri stili di vita . . . per intraprendere azioni profetiche . . . orientare il pianeta verso la vita, anziché incontro alla morte.”

Il Tempo del Creato è soprattutto un periodo ecumenico forte, un momento per rinnovare la relazione con il Creatore e tutto il creato attraverso la celebrazione, la conversione e l’impegno concreto. Durante questo tempo, si agisce come unica famiglia ecumenica nella preghiera e nell’azione per la casa comune.

Nel messaggio dei Vescovi per il Tempo del Creato, campeggia la frase della lettera di San Paolo apostolo a Tito Vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà (Tn 2,12).

Nel messaggio del Santo Padre Francesco per la prossima IV Giornata mondiale dei poveri del 15 novembre 2020 “Tendi la tua mano al povero” (cfr Sir 7,32) si sottolinea come la preghiera a Dio e la solidarietà con i poveri e i sofferenti sono inseparabili. Per celebrare un culto che sia gradito al Signore, è necessario riconoscere che ogni persona, anche quella più indigente e disprezzata, porta impressa in sé l’immagine di Dio. Da tale attenzione deriva il dono della benedizione divina, attirata dalla generosità praticata nei confronti del povero.

Papa Francesco, nella Laudato Si parla di “Eccesso antropologico”, dell’idea dell’uomo di essere padrone del Creato, un atteggiamento a cui va data una svolta radicale, assumendo uno sguardo contemplativo, che crea una coscienza attenta, e non superficiale, della complessità in l’umanità si trova e che la rende capace di penetrare la realtà nella sua profondità, di assumere stili di vita rinnovati, sia tra gli uomini che nel rapporto con l’ambiente.

Monsignor Bruno-Marie Duffé, Segretario del Dicastro per il Servizio dello Sviluppo Umano e integrale, ha scritto una lettera che riprende l’invito di papa Francesco e ha dato il via all’Anno  dell’Anniversario Speciale della Laudato Si’, un anno di azione ispirata all’Enciclica del Santo Padre sui cambiamenti climatici e l’ecologia, invitando i cattolici a “crescere sempre di più nella solidarietà” e a lavorare per “ricostruire i legami che abbiamo spezzato”.

Anche la Comunità Papa Giovanni XXIII ha scelto di essere partner del Tempo del Creato con una serie di iniziative di preghiera e di azioni, che si possono seguire sul sito web http://www.apg23.org

Ha voluto dare particolare attenzione al prendersi cura della Terra, come espressione di una scelta di condivisione diretta con il povero che passa dalla condivisione con il Creato.

Oggi la Terra è “fra i poveri”, e tutti siamo chiamati a rendere concreta l’ecologia integrale e mettere in campo azioni concrete per il tempo del creato 2020.

Dobbiamo essere capaci, al tempo stesso, di custodire e coltivare la Terra, perché essa ci sia amica, sorella, perché ci doni i suoi frutti e ci permetta di condividerli, scegliendo di distribuire i beni prodotti a tutti coloro che ne abbiano bisogno, scegliendo il consumo critico, acquistando soltanto prodotti che garantiscano il mancato sfruttamento della terra e dell’uomo, prendendoci cura dell’acqua, evitando lo spreco di energia tramite il cambiamento degli stili di vita.

La Comunità Papa Giovanni XXIII, coinvolgendosi in maniera concreta nel Tempo del Creato e volendo vivere in pieno l’Ecologia integrale, propone tre percorsi complementari per viverla:

1 – il primo è il percorso dell’autoproduzione, dell’agricoltura famigliare che diventa elemento integrante della scelta di condivisione con il povero e mette in comune ciò che la Terra dona, in una reciprocità responsabile

2 – il secondo è il percorso dell’agricoltura inclusiva promosso dalle nostre cooperative sociali, dell’esperienza di condivisione con il povero che mira a rendere produttiva la Terra ed a immettere sul mercato prodotti ad alto indice di sostenibilità umana e ambientale

3 – il terzo è il percorso dell’agricoltura promossa nelle terre di missione, per dare testimonianza di un sistema economico più equo che abbia come pilastri l’attenzione alla persona e la tutela dell’ambiente

Il tempo del Creato arriva in un tempo che Papa Francesco evidenzia come decisivo per l’umanità, a pochi mesi dalla convocazione dei giovani per Economy of Francesco, con “Un’economia malata frutto di una crescita economica iniqua”, in cui “pochi ricchissimi” – “un gruppetto” – “possiedono più di tutto il resto dell’umanità. Questo modello di crescita economica sembra indifferente ai danni inflitti al creato, con conseguenze “gravi e irreversibili” come perdita della biodiversità, cambiamenti climatici, distruzione delle foreste tropicali. “Siamo vicini – avverte ancora – a superare molti dei limiti del nostro meraviglioso pianeta”. Disuguaglianze sociali e degrado ambientale hanno “la stessa radice”: il peccato di “voler possedere e dominare i fratelli e le sorelle, la natura e lo stesso Dio”.