Bellezza e vecchiaia, miti da sfatare

Non togliermi neppure una ruga. Le ho pagate tutte care”, diceva qualche decennio fa Anna Magnani; eppure chissà quante donne, oggi, sarebbero disposte a sottoscrivere ancora questa frase. In una società dove l’imperativo categorico sembra essere “apparire (possibilmente giovani)” non c’è spazio per invecchiare e probabilmente, neanche, la volontà. Altrimenti non ci si definirebbe giovani anche a quarant’anni o adulti quando invece si è anziani. Non si tenterebbe disperatamente di fermare il tempo, con uno stile di vita eternamente fermo agli anni della gioventù.

In un Paese di vecchi, stando alle statistiche, nessuno vuole veramente esserlo. In fondo chi vorrebbe vedere un selfie di una donna agè? Forse però quel selfie, una donna veramente agè, non lo farebbe neanche e – sempre forse – la sua autostima non dipenderebbe più da dei like. Potrebbe addirittura, tutto ad un tratto, iniziare a considerare ciò che di bello la sua età le offre. Eh sì, perché anche la vecchiaia sa essere bella! Soprattutto se hai vissuto bene la tua giovinezza. Innanzitutto il piacere di prendersi cura di sé senza l’ansia di inseguire un modello, che diciamolo pure, è di fatto irraggiungibile perché se hai 60 anni non ne puoi dimostrare 20, ma – questo si – puoi essere una bella sessantenne; c’è la miriade di ricordi a cui rivolgersi e trarre insegnamenti, provare quella sensazione di aver vissuto mille vite e ritrovarsi a sorridere del passato. C’è il coraggio di andare avanti e lasciare che la vita ti sorprenda, ad ogni età: chissà quante cose si perdono nel tentativo di fermare il tempo. 

C’è poi la possibilità di rappresentare un esempio per le ragazze che potrebbero ritrovarsi a pensare: io vorrei essere così alla sua età e questa è la più importante delle responsabilità. I giovani, le ragazze, hanno bisogno di esempi coerenti con le parole che diciamo loro, di desiderare di crescere e di essere così come si è: nel 2019 c’è stato un boom di ritocchini “effetto selfie”. Il 40% di questi interventi riguarda donne tra i 18 e 29 anni (e non mancano le minorenni). Sono trend allarmanti e modi di concepire la propria immagine che può portare a veri e propri disturbi. Bisogna allora rafforzare l’autostima di tutte le donne, cominciando dalle più giovani e indifese mostrando loro che si può essere belle e desiderabili a ogni età, ma mai allo stesso modo. Il fatto che si cambi non vuol dire che si peggiori, in fondo si invecchia perché si vive.