Il diavolo veste Gucci. Tra film e realtà il lato dark dell’alta moda

Un segreto a tinte fosche tenuto celato dalle eredi della famiglia Gucci per anni. Sono pesantissime le accuse di Alexandra Zarini, pronipote 35enne del fondatore di uno dei marchi di moda più famosi al mondo

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Sullo scandalo Gucci “di ieri” è in lavorazione un film. Alta moda e segreti. Nella pellicola Lady Gaga avrà la parte di Patrizia Reggiani, l’ex moglie di Maurizio Gucci che fu accusata di aver organizzato l’omicidio. Dopo aver saputo di essere stata tradita dal marito che 18 mesi prima aveva venduto le sue azioni nella casa di moda. Reggiani, soprannominata la “vedova nera” per il suo ruolo nel delitto, fu arrestata dopo due anni di indagini. Fu condannata a 26 anni di reclusione con l’accusa di aver pianificato l’omicidio di Maurizio. Per il delitto, invece, finì in carcere una sorte di “Corte dei miracoli”.  Pregiudicati di piccolo cabotaggio e la cosiddetta ‘Maga Auriemma’, al secolo Giuseppina Auriemma che avrebbe invece reclutato i killer. Nel 2016 il rilascio dopo aver passato 18 anni dietro le sbarre. Roberto Bentivegna ha scritto la sceneggiatura basandosi sul libro del 2001 di Sara Gay Forden “La saga dei Gucci. Una storia avvincente di creatività, fascino, successo, follia”.

Lo scandalo Gucci di oggi

La giovane nipote di Aldo Gucci, primogenito di Guccio, ha accusato il patrigno Joseph Ruffalo alla California Superior Court di Los Angeles di averla abusata sessualmente per anni. E, secondo quanto riportato dal New York Times e ripreso dall’Ansa, ha puntato il dito pure contro la madre, Patricia Gucci, e la nonna, Bruna Palombo. Sarebbero state complici dell’uomo coprendo i suoi comportamenti. Zarini ha spiegato che il patrigno ( musicista che ha lavorato con Prince e Earth, Wind & Fire) l’ha abusata da quando aveva circa 6 anni fino ai 22. Ha raccontato che lui si sdraiava regolarmente a letto nudo con lei, l’accarezzava. Avrebbe tentato di penetrarla con le mani e le avrebbe mostrato i genitali strofinandoli contro di lei.

Il mistero Gucci

Un segreto a tinte fosche tenuto celato dalle eredi della famiglia Gucci per anni. Sono pesantissime le accuse di Alexandra Zarini, pronipote 35enne del fondatore di uno dei marchi di moda più famosi al mondo. La 35enne ha affermato che la madre non solo ha permesso tali comportamenti. Ma sia lei che la nonna hanno minacciato di diseredarla. E nessuno della famiglia le avrebbe più parlato. Quando aveva circa 16 anni, si legge nelle carte depositate in tribunale e riportate dall’Ansa, sua nonna le chiese se Ruffalo la stesse molestando. La nipote ha risposto di sì, e la donna le ha detto di mantenere il segreto. Gucci e Palombo averebbero “cercato di evitare, a tutti i costi, quello che capivano sarebbe stato uno scandalo. Avrebbe potuto offuscare il nome Gucci e potenzialmente costare loro milioni di dollari“. E “sono profondamente dispiaciuta per il dolore causato da Ruffalo ad Alexandra”, ha dichiarato Patricia al Nyt. E ha aggiunto: “Quello che le ha fatto è imperdonabile. Sono rimasta sconvolta quando lui mi ha rivelato tutto a Londra nel settembre 2007. E ho immediatamente avviato la procedura di divorzio“.

Salute mentale

“Ma sono ugualmente devastata dalle accuse contro me e sua nonna, completamente false”, ha proseguito. Anche l’avvocato di Ruffalo, Richard Crane Jr, ha negato le accuse “con forza e in modo categorico”. “Mentre erano sposati lui e la moglie erano molto preoccupati per la salute mentale di Alexandra. E hanno preso provvedimenti per affrontare la sua instabilità. Ma a quanto pare i loro sforzi sono falliti”, ha sottolineato Crane. Il legale potrebbe fare riferimento al noto uso di cocaina crystal meth di Zarini. La giovane è poi andata in un centro di disintossicazione a Tucson su sollecitazione della madre.