L'A380, il più grande aereo al mondo, va in pensione

Il più grande aereo al mondo, l’A380, va in pensione. Ad annunciarlo la casa costruttrice, l’Arbuis, che dal 2021 ha deciso di rinunciare al suo sogno e di chiudere la catena di montaggio. Il primo volo fu nel 2008.

La storia dell’A380

Con un'apertura alare di 80 metri, una lunghezza di 73 e un’altezza da condominio (24 metri), l’A380, è sempre stato considerato emblema del lusso sfrenato. Il suo principale cliente, Emirates, puntò infatti a farne un campione per i ricchi nababbi arabi. Vennero ordinati optional incredibili come le cabine simili a suite di grandi alberghi (con tanto di doccia e letti king size), senza considerare la capienza di 850 persone nella configurazione tutta economy. Ma proprio la sua stazza è stato uno dei primi colpevoli della mancata diffusione tra le compagnie aeree, rivelandosi un ospite ingombrante anche negli aeroporti, alcuni dei quali hanno dovuto persino rivedere le proprie piste. Per non parlare poi dei costi elevati di manutenzione e di quelli proibitivi di acquisto: mezzo miliardo di dollari. Tanto che la stessa Emirates nel corso degli anni ha iniziato a tagliare gli ordini fino a chiudere nelle ultime ore i contratti già siglati, che saranno trasformati in altri modelli.

Il destino degli aerei che hanno fatto storia

La chimera franco-tedesca segue la sorte dell'altro grande sogno dell'unione industriale europea culminata con l'aereo passeggeri più veloce di sempre, il Concorde franco-britannico, nato nel 1969 e “morto” nel 2003 dopo anni di successi e un drammatico incidente che nel 2000 ne segnò il futuro. Sempre nel 1969, 50 anni fa, nasceva un altro colosso dei cieli, il Boeing 747 anzi il primo della storia. E mentre l'A380 è destinato al patibolo (e 3.500 dipendenti di Airbus addetti alla sua costruzione saranno costretti a essere reimpiegati all'interno dell'azienda) il “Jumbo jet” americano decolla ancora, nonostante il progetto sia ormai superato da un punto di vista tecnologico e costruttivo.