Nel processo di appello-bis è stata confermata per Valentino Talluto, l’uomo accusato di avere contagiato volontariamente con l’Hiv una trentina di ragazze a Roma, la condanna a 24 anni di carcere per lesioni gravissime. La sentenza è stata emessa dai giudici della Corte d’Assise d’Appello, dopo che la Cassazione, nell’ottobre del 2019, aveva confermato l’impianto accusatorio, disponendo però un nuovo processo, in seguito a ricorsi presentati da alcune parti civili in relazione a quattro episodi per i quali era stato assolto.
Con la sentenza di oggi viene, dunque, confermato quanto stabilito in primo grado nell’ottobre 2017, con il riconoscimento della sua responsabilità anche per gli altri casi che si erano costituiti nel procedimento.
Valentino Talluto sapeva di essere sieropositivo e dal marzo 2015 era a conoscenza anche di essere indagato, malgrado ciò fino al giorno prima del suo arresto, avvenuto il 23 novembre del 2015, ha continuato ad avere rapporti non protetti.
Il 30 ottobre 2019, la Prima sezione penale aveva accolto il ricorso del Procuratore generale di Roma e di quattro vittime che erano state escluse dal contagio nel verdetto d’appello che, l’11 dicembre 2018, aveva ridotto da 24 a 22 gli anni di carcere per l’imputato.
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