Una fiaccolata per Willy

I risultati preliminari dell'autopsia: un "grave shock traumatico" ha indotto l'arresto cardiaco.

Dopo il momento di preghiera di lunedì che si è svolto davanti alla chiesa dei Cappuccini, e quello di domenica sera a Colleferro, nel luogo dove è morto Willy, è stata organizzata una fiaccolata a Paliano in Piazza XVII Martiri, dal sindaco di Paliano, Domenico Alfieri insieme ai ragazzi di Paliano. Continuano, così, i momenti di preghiera e vicinanza alla famiglia del giovane.

L’autopsia

Dai risultati preliminari dell’autopsia svolta sul corpo di Willy Monteiro Duarte presso l’Istituto di medicina legale di Tor Vergata è emersa una condizione di politraumi distribuiti tra torace, addome e collo che hanno causato un “grave shock traumatico” che ha indotto l’arresto cardiaco. L’esame è durato più di tre ore. Si rendono, comunque, necessari altri approfondimenti per stabilire quale colpo è risultato fatale al giovane.

L’ordinanza del Gip di Velletri

Si è trattato di un’ “aggressione immotivata, Willy non c’entrava” secondo il Gip di Velletri. “Sussistono senza dubbio i futili motivi nel caso di specie, in realtà, sostanziati quantomeno per i fratelli Bianchi, nell’assenza di alcuna plausibile ragione a motivo dell’aggressione” ha scritto nell’ordinanza con cui ha convalidato gli arresti dei quattro accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte. Un’aggressione “realizzata nei confronti di una persona che come chiarito dallo stesso Belleggia non c’entrava nulla ed era stata violentemente repentinamente colpita solo in quanto si era trovata nella ressa createsi intorno a Belleggia e allo Zurma“.
Nella stessa ordinanza del Gip, risulta che un testimone oculare ha dichiarato: “Ho un vivido ricordo di un paio di loro, non ricordo però chi di preciso, che addirittura saltavano sopra il corpo di Willy in terra e già inerme”.
Un altro testimone citato sempre nell’ordinanza del gip ha affermato: “Tra gli aggressori di Willy sono certo ci fossero i fratelli Bianchi e Pincarelli”. E poi ha aggiunto: tra gli aggressori c’era una quarta persona che aveva il braccio ingessato e che è sceso con gli altri dal Suv”.
Vengono descritte nell’ordinanza del Gip le prime fasi del pestaggio che ha causato la morte di Willy. Dalla ricostruzione dei fatti, i fratelli Bianchi, Pincarelli e un’altra persona sono arrivati sul posto chiamati da un amico perché si era scatenata una lite pesante tra alcuni amici di Willy e Belleggia a causa di una ragazza. I fratelli Bianchi e PIncarelli arrivano a lite sedata ma, come testimonia lo stesso Belleggia, scendono dal Suv e cominciano a “picchiare selvaggiamente” chiunque capitasse a tiro per poi infierire su Willy.

La versione di Alessandro Bianchi, fratello di Gabriele e Marco

Intervistato da Pomeriggio Cinque, Alessandro Bianchi nel ricostruire quanto avvenuto la sera della morte del ragazzo sostiene: “Non sono stati i miei fratelli Gabriele e Marco ad uccidere Willy. Io ero al bar dove lavoro. Loro sono entrati insieme agli altri due arrestati. L’unica cosa che ho sentito dire dai miei fratelli, quando sono arrivati anche i carabinieri ed io ero con mia figlia di sei anni che ha iniziato a piangere: ‘Prenditi le responsabilità di quello che hai fatto’. Non ho visto a chi lo hanno detto ero di spalle. E’ successo una cosa schifosa, siamo distrutti, ma non sono stati loro”.