Un clochard è la prima vittima del gelo a Roma

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Un clochard polacco di 40 anni è stato ritrovato morto ieri mattina a Roma. Dalle prime informazioni trapelate dai soccorritori sembra che l’uomo sia deceduto a causa del gelo e delle base temperature registrate nelle capitale. Sembra che l’uomo sia morto nel corso della notte a per un arresto cardiocircolatorio, molto probabilmente a causa delle basse temperature che si stanno registrando nella capitale. Si trovava all’interno del suo giaciglio, sul marciapiede in via Machiavelli nel quartiere Esquilino di Roma, ma quando i carabinieri e i medici del 118 sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. Subito dopo la diffusione della notizia del primo decesso a causa del freddo, è arrivato lo sdegno delle associazioni che si occupano dei senza fissa dimora.

La Comunità Sant’Egidio in un suo comunicato ha lanciato un appello “alle istituzioni perché si aprano urgentemente centri di accoglienza per dare risposta a tutti coloro che in questi giorni chiedono di dormire in luoghi sicuri e protetti dal freddo. Il grandissimo impegno, generoso e gratuito, offerto tutto l’anno da parrocchie, comunità e associazioni, con il coinvolgimento di un gran numero di volontari, ha bisogno di essere sostenuto da interventi pubblici più incisivi e strutturali. Dopo la scoperta di Mafia Capitale e di chi ha lucrato sulle spalle dei bisognosi la Comunità di Sant’Egidio rinnova il suo invito a chiedere scusa ai poveri e a difenderli in queste ore da un’emergenza troppo prevedibile per non essere affrontata adeguatamente, come quella del freddo che sta investendo la Capitale”.

Inoltre, nel comunicato l’associazione ha espresso tutto “il suo dolore e la sua profonda preoccupazione per la scomparsa di Gregorio, polacco di 40 anni, trovato morto questa mattina in una via del quartiere Esquilino. Non si può morire di freddo nel cuore di Roma, senza che nessuno se ne accorga”.