Convalida del fermo e misura cautelare in carcere per Simone Borgese. A deciderlo è stata il giudice per le indagini preliminari Flavia Costantini dopo l’interrogatorio fatto al 30enne romano, accusato di violenza sessuale, rapina e lesioni personali ai danni di una tassista della Capitale. Durante l’interrogatorio di garanzia a Regina Coeli, l’uomo ha confermato di essere il responsabile dell’aggressione avvenuta la sera dell’8 maggio nei confronti della donna. Prima si è fatto accompagnare in una strada isolata, poi ha immobilizzato la tassista e l’ha costretta ad un rapporto orale.
Borgese è stato catturato grazie all’identikit e alla testimonianza di un collega della donna, che si ricordava di lui in quanto non aveva pagato la corsa del taxi e si era fatto lasciare il numero di telefono. “E’ una cosa di cui mi pentirò tutta la vita, non mi era mai successo in vita mia una cosa del genere: lo confesso subito e mi tolgo un peso, sono stato io, chi cercate sono io”, aveva dichiarato il 30enne romano quando era stato fermato.
“Il mio assistito ha risposto alle domande del giudice – ha spiegato l’avvocato Vincenzo Daniele Mistretta – Valuteremo se fare ricorso al tribunale del riesame contro il provvedimento cautelare adottato oggi”.
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