SCUOLA DI OSTUNI, SOTTO ACCUSA LA MANUTENZIONE DELL’ISTITUTO

“Ancora un caso di soffitto che crolla in una scuola italiana, a dimostrazione dello stato di fatiscenza in cui versano gli istituti scolastici nel nostro paese”, sono le pesanti affermazioni che si leggono in una nota del Codacons, in riferimento al crollo avvenuto ieri nella scuola elementare Pessina di Ostuni.

Sono anni – si legge ancora nella nota – che denunciamo il degrado delle scuole italiane, che come dimostrano i frequenti crolli di soffitti e intonaci, cadono letteralmente ‘a pezzi’, ma nessuno interviene”. Secondo il presidente Codacons, Carlo Rienzi, la situazione rappresenta un costante pericolo “per studenti, insegnanti e personale scolastico. Ci chiediamo che fine abbiano fatto il Piano generale di edilizia scolastica che obbligava il Ministero dell’Istruzione ad adottare precisi provvedimenti in materia, e il famoso piano sulle ‘scuole sicure’ annunciato dal premier Renzi che prevedeva 400 milioni di euro per 2400 interventi a partire dal 2015”.

Fortunatamente i bambini che sono rimasti feriti nell’incidenti, due piccoli di 7 anni, non hanno riportato ferite così gravi che facciano temere per la loro vita, comunque i genitori sono furibondi. E mentre il presidente della Regione Puglia Vendola chiede che i “responsabili, di quello che appare come un crimine nei confronti dei bambini, siano assicurati alla giustizia”, si cerca ancora di capire come sia potuto crollare parte di un soffitto di una scuola rimasta chiusa diversi anni per ristrutturazioni e riaperta solo lo scorso 7 gennaio.

“Nella scuola – sottolineano i vigili del fuoco – si è verificato il distacco di 5 metri quadrati di intonaco, per uno spessore di 3 cm collassato all’improvviso, un peso significativo, venuto giù in maniera uniforme. Un bel blocco, che ha investito i bambini”.

“Queste cose – ha dichiarato il papà di un bambino che frequenta la scuola – non devono succedere. Ora basta, non possiamo temere per la vita dei nostri figli. I nostri bambini sono in pericolo. La scuola va chiusa e vanno effettuati controlli a tutti i solai. Non può succedere una cosa simile in una scuola appena ristrutturata”.