Ennesima vittima della montagna in Piemonte, dove un escursionista ha perso la vita dopo essere caduto in dirupo. Si tratta della sesta vittima in una settimana. Francesco Sossi, 68 anni, è stato trovato senza vita dal soccorso alpino sul monte Verzel, a circa 2 mila metri di quota. A dare l’allarme è stata la moglie, preoccupata perché non aveva visto rincasare il marito.
Immediatamente sono scattate le ricerche e attivate le squadre di soccorso: oltre venti uomini del soccorso alpino, militari, guardia di finanza e dei carabinieri, vigili del fuoco e della Croce Rossa hanno ispezionato la zona, fino alla vetta del Verzel, la cima più alta della “Bella dormiente”, in Valle Sacra. Sfortunatamente le ricerche si sono interrotte intorno alle 4 di mattina quando il corpo dell’escursionista è stato trovato in fondo a un dirupo.
Secondo le prime ipotesi avanzate dai soccorritori, l’uomo sarebbe scivolato a causa della neve ghiacciata e caduto per quasi 200 metri. Sossi era un escursionista esperto. Sulla sua pagina Facebook c’è una rassegna dettagliata delle cime che ha scalato e dei sentieri che ha percorso a partire dagli anni ’60.
Meno di una settimana fa a perdere la vita su una montagna del piemontese, in Val Troncea, è stato uno sciatore, anche lui caduto in dirupo dopo essere finito fuori pista e scivolato in dirupo a causa della neve ghiacciata. Ancora prima, due escursionisti di 59 e 71 anni sono morti dopo essere precipitati in un canalone nella zona di Civari, a quota 2 mila metri sulle montagne tra la Valle di Susa e la Valle Viù. I due sono scivolati in un canalone e precipitati per almeno 150 metri. Inoltre, solo pochi giorni fa cinque persone sono rimaste ferite in incidenti causati dal ghiaccio: nel Vallone della Giorgia, a Bardonecchio un uomo dopo essere scivolato su una lastra di neve ghiacciata, ha riportato una frattura al femore; altri due sci-alpinisti sono rimasti feriti a Cesena Torinese; sulla Via Lattea uno sciatore ha riportato un trauma cranico, mentre un cacciatore ha subito un politrauma da caduta nei pressi del Pizzo Torrigia, a quota 2.000 metri.
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