Napoli: decapitato il clan di camorra dei Cifrone, eredi dei Lo Russo

Ventuno le persone arrestate facenti parte del clan Cifrone, 2 quelle ancora irreperibili: sono ricercate dai Carabinieri

Alfa

Vasta operazione anti camorra oggi a Napoli contro il clan Cifrone. I carabinieri della compagnia Vomero hanno eseguito 23 provvedimenti cautelari emessi dal Gip su richiesta dalla DDA. Ventuno le persone arrestate, 2 quelle ancora irreperibili ricercate dai Carabinieri.

Si tratta di persone ritenute dagli inquirenti legate al clan Cifrone, erede del Lo Russo, che fa affari illeciti nei quartieri di Miano, Marianella, Chiaiano, Piscinola, Don Guanella, Colli Aminei e Sanità del capoluogo partenopeo.

Gli investigatori hanno focalizzato l’attenzione sulle “giovani leve” del clan che, dopo gli arresti e i pentimenti di esponenti di vertice del clan Lo Russo nel novembre del 2017, hanno assunto il controllo della zona.

Il clan Cifrone

I reati contestati, a vario titolo, sono associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione, minaccia, detenzione e porto di armi e munizioni. Tutti reati sono aggravati dal fine di avvantaggiare il sodalizio camorristico.

Racket

Gli investigatori sono riusciti a ricostruire il sistema mediante il quale il gruppo criminale ha sottoposto 11 esercenti ad estorsioni attraverso intimidazioni di stampo mafioso, imponendo loro la fornitura di generi alimentari e costringendoli, con la violenza, ad astenersi dal vendere nella zona sotto controllo del clan.

Ad alcuni indagati sono state sequestrate 3 pistole e 3 fucili, utilizzati per minacciare alcuni commercianti che dovevano consegnare mensilmente somme di denaro al clan.

Droga

Definita anche la struttura che gestiva il traffico e lo spaccio di droga, uno dei maggiori proventi economici dei Cifrone, gestita da affiliati al clan che commercializzavano il narcotico su singole piazze di spaccio o in compravendite all’ingrosso.

Il clan Lo Russo

Il clan Lo Russo è un sodalizio camorristico operante prevalentemente sul territorio della città di Napoli, tuttavia con forti interessi anche nella zona di Miano, nato alla fine degli anni ’70 nel Rione San Gaetano.

Il clan Lo Russo è da anni sotto il mirino delle forze dell’ordine. Secondo gli inquirenti, l’ultimo Lo Russo a comandare la potente organizzazione è stato Carlo Lo Russo. Dopo l’arresto del boss nel 2016, il clan si è spaccato.

Nel Febbraio 2020, sono stati arrestati 32 esponenti del gruppo di “Miano di sotto”, “Abbasce Miano”, il nuovo clan emergente coinvolto nello scontro per la successione dopo la disgregazione dello storico clan dei Capitoni.

Un’operazione dello scorso maggio aveva documentato i rapporti affaristici tra soggetti contigui al clan Lo Russo e imprenditori toscani del settore conciario, svelando i complessi meccanismi di riciclaggio che legavano alcuni imprenditori fiorentini alla malavita campana.