Categories: Cronaca

Maxi incendio in un capannone di stoccaggio

Un grosso incendio sviluppatori poco prima delle 7 di stamattina sta distruggendo un capannone industriale a Casoria, periferia di Napoli, provocando gravi disagi ai residenti nei palazzi circostanti alcuni dei quali intossicati dall'inteso fumo sprigionato dalle fiamme. Il capannone interessato dalle fiamme, secondo le prime informazioni, dovrebbe essere un deposito di stoccaggio di plastica e alluminio del Gruppo Cerbone. La densa colonna di fumo, che si è sprigionata dalle prime ore del giorno, è visibile anche da Napoli, in particolar modo dall'aeroporto. 

Sul posto, sono al lavoro numerose squadre di vigili del fuoco che hanno iniziato l'opera i spengimento dalle prime ore dell'alba. Sui social networks cittadini di Casoria disperati: “Non è il primo incendio, ci state avvelenando”, scrive allarmato un residente del comune napoletano. 

Il post di accusa

Tra i primi a denunciare il fatto la pagina “Rete di Cittadinanza e Comunità” che ha condiviso una serie di foto dell’incendio, accompagnate dal seguente post: “Tra Casoria e Afragola, in terra di nuovi racket e guerra tra bande, prende fuoco un capannone di stoccaggio plastica e alluminio, Gruppo Cerbone. Tutti sul posto, gente allontanata, Arpac in allerta: sentiremo le solite chiacchiere e assisteremo alle solite passerelle? Quanti altri verranno a dirci che “dobbiamo impegnarci di più”, invece di provare a fare il loro lavoro? Quanti ancora parleranno di “balordi” e non di scenari criminali architettati ad arte dalle fin troppo note forze in gioco? E quanti ancora ci diranno che, nonostante le colonne di fumo nero, è sempre tutto a posto?“. “C’è solo una cosa – conclude il post – che possiamo rispondervi: jatevenne, andate a casa. La nostra terra brucia e voi, come sempre, restate comodamente seduti sulle vostre poltrone”. Il post è stato riportato dal sito Vesuviolive.it.

 

Milena Castigli

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