“L’autopsia ha confermato il referto e la diagnosi ospedaliera di morte per encefalopatite malarica“. E’ quanto ha riferito il procuratore capo di Treno, Marco Gallina, riferendo così quanto lui stesso ha appreso dai primi risultati dell’esame autoptico. I periti, che hanno confermato il decesso per una complicanza cerebrale causata dalla malaria, hanno chiesto 60 giorni tempo per depositare la relazione autoptica. Nel frattempo la Procura di Trento ha inviato all’ospedale di Brescia il nulla osta per la sepoltura di Sofia.
Intanto, l’Istituto superiore della sanità sta effettuando delle analisi per verificare se il Plasmodium falciparum sia dello stesso ceppo che ha contagiato anche i due bambini, rientrati da una vacanza in Burkina Faso, che erano ricoverati nello stesso reparto di Sofia.
“La situazione è molto complessa, non so se si arriverà ad una soluzione del caso e ciò sarebbe grave. Ci vorrà comunque molto tempo e tutti vogliamo scoprire la verità”. E’ quanto ha affermato il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Trento, Paolo Bordon, al margine della conferenza stampa sulla morte della piccola Sofia. Nel frattempo proseguono le indagini nell’ambito dell’inchiesta contro ignoti per omicidio colposo aperta dalla Procura della Repubblica di Trento e guidata dal procuratore capo Marco Gallina.
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