Sono almeno 32 le persone decedute in India a causa delle piogge battenti, gli allagamenti e le frane provocate dal monsone stagionale che ha devastato vari stati dell’India, ma soprattutto il nord est (Assam e Arunachal Pradesh) ed in Gujarat.
E se nella capitale, dove la perturbazione è ufficialmente giunta il 2 luglio, non piove quasi, l’Assam è invece in piena emergenza, con 350.000 persone di 750 villaggi di 13 distretti che sono state costrette ad abbandonare le loro case, anche per la minacciosa piena del fiume Brahmaputra. Grave anche la situazione in Arunachal Pradesh, dove molte strade sono state interrotte dalle frane e dove un elicottero della Protezione civile che portava viveri e generi di prima necessità per i villaggi isolati fra le montagne, è stato considerato oggi disperso. Difficilissima anche quotidianità nello Stato occidentale di Gujarat e nella sua capitale, Ahmedabad, che secondo il Dipartimento di meteorologia ha già ricevuto oltre il 23% delle piogge monsoniche medie stagionali, con un bilancio questa settimana, secondo The Indian Express, di 32 morti.
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