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Attacco al pullman del Borussia, arrestato il presunto responsabile: voleva speculare in borsa

Non sarebbe terrorismo l’attacco al pullman del Borussia Dortmund. La polizia tedesca ha tratto in arresto un uomo di 28 anni, sospettato di essere l’autore dell’attentato ai danni del bus sul quale viaggiava la squadra tedesca e che ha provocato il ferimento del calciatore spagnola, Marc Bartra, e di un poliziotto che si trovava nelle vicinanze. Secondo quanto reso noto dalla Procura, però, le motivazioni dell’attentato non sarebbero di matrice fondamentalista ma prettamente (e follemente) economica: il 28enne di origine russe, infatti, avrebbe pianificato le esplosioni allo scopo di far crollare le azioni in borsa della società della Vestfalia, risultato secondo lui ottenibile attraverso la morte dell’allenatore o dei calciatori. Un piano folle scaturito, secondo gli inquirenti, dallo “shortamento” (ossia una scommessa al ribasso dei titoli azionari della squadra) di ben 78 mila euro. Come riportato dalla Bild, qualora il titolo del Borussia fosse crollato, avrebbe ottenuto introiti di almeno 3,9 milioni di euro.

I movimenti

L’uomo, Sergej W., è stato arrestato nella città di Tubinga, nel Land tedesco del Baden-Wuettenberg. La sua identificazione, sarebbe arrivata a seguito di una segnalazione della Comdirect, la banca attraverso la quale avrebbe pianificato il suo tentativo, che avrebbe intuito nei movimenti finanziari del russo un’operazione di riciclaggio. Non si trattava di questo ma, a ogni modo, la segnalazione si è rivelata decisiva, consentendo agli inquirenti di ricollegare, in breve tempo, il giro di denaro dell’uomo con l’attentato al pullman del Borussia Dortmund. Sergej, inoltre, a parziale conferma dei sospetti della Procura, sarebbe un esperto in materia di tecnologia e meccanica e, secondo gli inquirenti, sarebbe perfettamente in grado di fabbricare ordigni esplosivi.

Il piano

Al 28enne dalla doppia cittadinanza sarebbero anche da attribuire i tentativi di depistaggio, attraverso i quali avrebbe cercato dapprima di indicare la pista del terrorismo islamico (scaturita nell’arresto di un sospetto fondamentalista di origine irachene, poi scagionato) e, successivamente, quella del tifo estremo legato agli ambienti neonazisti. Nessuna delle due piste, però, ha mai convinto più di tanto gli inquirenti che, stando a quanto riportato, avevano già notato l’uomo assumere degli atteggiamenti sospetti nei momenti seguenti all’attentato e nelle ore successive. Inoltre, da una camera d’albergo dalla quale avrebbe anche innescato le bombe contro il pullman, avrebbe effettuato i procedimenti conclusivi della sua operazione finanziaria, senza però considerare l’elevatissima riconoscibilità dell’indirizzo Ip dell’hotel. Ulteriori accertamenti sono comunque in corso: l’attacco al bus, provocando il rinvio della partita di Champions in programma e, in qualche modo, influendo sulla successiva eliminazione, ha portato a comunque un ribasso di oltre il 5,5% del titolo in borsa del Borussia.

redazione

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