Attimi di paura nei locali di Eataly di piazza XXV Aprile, a Milano. Nel primo pomeriggio una cinquantina di attivisti con le bandiere dei No Tav hanno fatto irruzione urlando slogan contro l'alternanza scuola-lavoro.
“Studiare e lavorare, questo è il ricatto. Basta basta basta, è l'ora del riscatto”, è ritornello stanco che rimbomba nelle orecchie dei clienti. Secondo quanto riporta Il Giornale, era presenti contestatori anche di 14 o 15 anni. Sono state urlate accuse contro Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, e del Partito Democratico. Il blitz sarebbe durato almeno 40 minuti.
“Un cameriere ha provato a bloccarli, ma il loro leader lo ha spintonato via brutalmente”, racconta a Il Giornale Marco Gregoretti, giornalista della trasmissione di Rete4 “Quarto Grado”.
La catena fondata da Farinetti era finita nel mirino degli antagonisti di sinistra già nei giorni scorsi. Il collettivo Hobo, a Bologna, aveva organizzato un presidio sotto i locali di Eataly per denunciare lo sfruttamento dei lavoratori. “Farinetti e il Pd ingrassano mentre i lavoratori e gli studenti s’impoveriscono”, si legge in una nota di Hobo.
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