E’ allarme in Birmania, dove almeno 30 persone – in gran parte bambini – sono morte da inizio giugno per una malattia non ancora identificata nel nord-ovest, in una delle regioni più povere del Paese. Lo hanno annunciato oggi le autorità locali, quasi raddoppiando il bilancio annunciato pochi giorni fa. Secondo il sito di informazione “Democratic Voice of Burma”, la malattia – che sembra essere molto contagiosa – presenta sintomi che comprendono eruzioni cutanee, tosse, diarrea e vomito di sangue. I decessi sono finora concentrati in alcuni villaggi della provincia autonoma di Naga (a 1.300 km dall’ex capitale Rangoon), al confine con l’India.
Delle 18 persone morte nel solo villaggio di Htan Khaw Lanma, 13 erano minori di 12 anni. “Abbiamo questo problema da due mesi e finora non abbiamo ricevuto nessun aiuto dal governo”, ha dichiarato Kay Sai, un funzionario locale. Le autorità locali sono ancora in attesa del responso di un esame del sangue su alcuni campioni prelevati tra i contagiati. La zona è una delle meno sviluppate della Birmania, con infrastrutture praticamente inesistenti e una scarsissima presenza di strutture mediche.
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