Persone scomparse, Mauceri: “Come comprendere e arginare il fenomeno”

L'intervista di Interris.it al dott. C. Alessandro Mauceri, Coordinatore del Tavolo Tematico 6 della Consulta del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse

E’ stato pubblicato il “Report del primo semestre del 2022” sull’andamento del fenomeno delle persone scomparse. L’analisi dei dati continua a far registrare numeri rilevanti di denunce: dal primo gennaio al 30 giugno 2022 ne sono state presentate 9.599, pari ad una media di 53 al giorno. I ritrovamenti sono stati 5.024, per una media di 28 al giorno, con una percentuale complessiva del 52,3% rispetto a tutte le denunce presentate nel primo semestre 2022, che sale al 77% per gli italiani e si riduce al 33% per gli stranieri.

L’intervista

Per approfondire il tema delle persone scomparse e per capire quali strategie mettere in atto per arginare il dilagare di questa piaga, Interris.it ha intervistato C. Alessandro Mauceri, Coordinatore del Tavolo Tematico 6 della Consulta del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse.

Dott. Mauceri, cosa evidenzia il Report del primo semestre del 2022 sul fenomeno delle persone scomparse?

“I dati emersi dal primo rapporto semestrale del 2022 mostrano alcuni aspetti, come dire, ‘caratteristici’ legati al fenomeno delle persone scomparse e, in particolare, dei minori scomparsi. Il primo è la dimensione del fenomeno. Non si tratta, come si potrebbe pensare guardando certi programmi in TV o ascoltando alcuni notiziari, di pochi casi all’anno, ma di un fenomeno dalle dimensioni preoccupanti: da gennaio a giugno 2022, in Italia, sono scomparse 9.599 persone. Mediamente, 53 persone al giorno. Ogni giorno. Festivi inclusi. Uomini, donne, ma soprattutto minori, ragazzi, ragazze, adolescenti. Della maggior parte non si sa più niente. Alcuni vengono ritrovati, ma tanti, troppi casi rimangono avvolti nel buio per anni (senza contare che al numero delle persone scomparse nel primo semestre 2022 va aggiunto quello delle persone scomparse prima e ancora non ritrovate). Il secondo aspetto è il numero elevatissimo di allontanamenti volontari sia tra i minori italiani che tra i minori stranieri, sintomo di un disagio dalle mille sfaccettature che colpisce i giovani”.

Dal report emerge un dato drammatico parlando di minori: in Italia ne sono spariti 6.312. Un numero che dovrebbe far riflettere mentre invece sembra che nessuno si ponga questo problema. E’ davvero così?

“Ancora una volta, il primo dato che a nostro avviso è importante sottolineare è quello generale. Se, da un lato, è importante ogni singolo caso di minore o di persona scomparsa, dall’altro non può non indurre a una riflessione attenta sapere che, in sei mesi, in Italia, sono scomparsi 6.312 minori. Di loro, la gran parte sono minori stranieri. E la maggior parte dei minori scomparsi non sono stati ritrovati. Significativa la differenza tra la percentuale dei minori italiani ritrovati e quella dei ritrovati tra i minori stranieri (si badi bene: non si tratta solo di minori stranieri non accompagnati). Altro aspetto importante: nel primo semestre 2022, a fronte di una percentuale di ritrovamento pari al 75,08% per i minori italiani scomparsi, per i minori stranieri questa percentuale scende al 30%. In termini assoluti, questo vuol dire che, in Italia, in soli sei mesi, sono scomparsi 1.902 minori italiani e 4.410 minori stranieri (oltre il 66% del totale dei minori scomparsi). Di questi non sono stati ritrovati 474 minori italiani e ben 3.087 minori stranieri. In totale, sono 3.561 i minori scomparsi nei primi sei mesi dell’anno e non ritrovati. Appare evidente che si tratta di numeri ben diversi da quelli che si potrebbe immaginare ascoltando i telegiornali. Eppure, l’attività svolta dall’Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per le Persone Scomparse è stata davvero intensa. Anche sul fronte mediatico, con spot trasmessi durante le partite della serie A di calcio, ma anche sulle reti nazionali. Attività di sensibilizzazione peraltro differenziate in base alle tipologie di scomparsi. Degno di nota anche il lavoro che, da anni, svolgono le Associazioni che fanno parte delle Consulta del Commissario Straordinario, suggerendo misure per ritrovare le persone scomparse o per prevenirne la sparizione (il Kiwanis Distretto Italia San Marino fa parte di cinque dei sei Tavoli Tematici della Consulta e coordina il Tavolo tematico 6 quello che si occupa di Minori Italiani e Stranieri Scomparsi – del Tavolo fanno parte Associazioni come Psicologi per i Popoli, Penelope Scomparsi, Colibrì, Telefono Azzurro, Croce Rossa Italiana e molte altre)”.

Che fine fanno i minori che scompaiono?

“Come ripetiamo da anni, il fenomeno (ma sarebbe meglio definirla “la piaga”) dei minori scomparsi ha molte differenti sfaccettature. Ognuna di queste ha cause diverse. In termini di numeri, per la maggior parte si tratta di allontanamenti “volontari”: minori già adolescenti che scappano dai centri di accoglienza secondaria (SPRAR, o SIPROIMI o altro) o dalle proprie famiglie. Per i minori italiani le cause principali potrebbero essere fenomeni legati alle violenze domestiche (subite o assistite), problemi familiari o a scuola, spesso legati a bullismo o cyberbullismo. Molti di questi minori (lo dicono i numeri) vengono ritrovati, ma non mancano i casi di recidive (specie quando non vengono eliminate le cause degli allontanamenti). Per molti minori stranieri, spesso, la fuga dai centri di accoglienza corrisponde con la volontà di raggiungere un parente o un conoscente in un’altra parte d’Italia o all’estero (e, magari, trovare un lavoro per poter mandare qualche soldo a casa). Ma ci sono anche altre motivazioni che possono portare un minore a scomparire. In qualche caso (3,86% del totale) si tratta di allontanamenti da istituti o comunità di accoglienza. In termini assoluti, sono 371 le persone scomparse, due terzi delle quali non sono state (ancora) ritrovate. Un dato importante che, insieme con altri dati potrebbe dire molto su queste scomparse (ad esempio, i numeri “aggiornati” sui centri di accoglienza o case famiglia per i minori italiani risalgono addirittura al 31 dicembre 2019). Altri numeri sono degni di attenzione. Il primo è quello delle persone scomparse a causa di possibili disturbi psicologici. Il secondo è il numero delle persone scomparse per motivazioni ‘non determinate’: per oltre l’8% degli scomparsi non è stato possibile indicare, all’atto della denuncia di scomparsa, una causa anche potenziale (dato importantissimo per indirizzare le ricerche e consentire un ritrovamento della persona scomparsa). In molti di questi casi purtroppo, se la persona scomparsa non viene ritrovata rapidamente, spesso gli esiti della vicenda sono infausti”.

Come comprendere e arginare il fenomeno delle persone scomparse?

“Come detto, il primo passo è comprendere e analizzare le cause (a volte sono più di una) di ogni caso di persona scomparsa. Caso per caso, settore per settore, persona per persona. Ad esempio, gli allontanamenti volontari di minori stranieri molte volte sono dovuti al desiderio di trovare un lavoro (regolare o no). Per questo motivo, abbiamo chiesto (e ottenuto) di inserire i minori stranieri non accompagnati tra i possibili beneficiari di un decreto varato solo poche settimane fa dall’Assemblea Regionale Siciliana. Un’iniziativa per consentire ai minori stranieri non accompagnati di acquisire le competenze per diventare bravi artigiani (e in questo modo avere una opportunità di rimanere in Italia senza essere costretti a fuggire e finire vittime si sfruttamento o schiavitù lavorativa). Per i minori italiani, come abbiamo più volte ribadito, come Tavolo Tematico 6, è importante svolgere un’azione diretta e costante nelle scuole. Sia per prevenire allontanamenti volontari causati dai problemi indicati prima sia per cogliere i “sintomi” di un altro rischio: la sottrazione di un minore da parte di uno dei genitori e la fuga all’estero. Una causa di scomparsa che in Italia, per fortuna, ha dimensioni limitate, ma che nel resto d’Europa ha raggiunto dimensioni preoccupanti (basti pensare che se ne è occupato il Parlamento europeo che ha anche introdotto diverse misure per farvi fronte)”.

Vuole fare una sua conclusione?

“Dai dati riportati nel Report dell’Ufficio del Commissario Straordinario per le persone scomparse relativo al primo semestre 2022 emergono diversi spunti di riflessione importanti. Nonostante gli sforzi da parte delle Autorità e delle Associazioni per cercare di arginare il fenomeno delle persone scomparse e in particolare quello dei minori, i risultati non sono migliorati (come ci si aspettava).  I numeri mostrano un peggioramento rispetto al primo semestre 2021 (ma un miglioramento rispetto al secondo semestre dello scorso anno). Una differenza che potrebbe essere dovuta anche al fatto che il primo semestre 2021 era ancora un periodo con spostamenti limitati a casa del lockdown legato alla pandemia. Nel primo semestre 2021, gli scomparsi sono stati 8.186, dei quali ne sono stati ritrovati 4.500. Nei primi sei mesi del 2022, invece, a fronte di 9.599 scomparsi, i ritrovamenti sono stati 5.024 una percentuale (52,34%) leggermente inferiore rispetto a quella del primo semestre 2021. Per ciò che riguarda i minori, come si legge nel Report, “le denunce di scomparsa di italiani (1.902) sono aumentate di 96″ rispetto al 2° semestre del 2021 (1.806) e di 384, pari al 25,3% rispetto al 1° semestre del 2021 (1.518)”. Anche le denunce di scomparsa di minori stranieri (4.410) sono aumentate (di 902 casi, pari al 25,71% rispetto al 1° semestre del 2021). Altro aspetto che merita una riflessione è la differenza a livello territoriale: la regione dove sono stati registrati il maggior numero di scomparsi è la Sicilia (2.398 casi nei primi sei mesi del 2022), seguita dalla Lombardia (1.484 casi). Ma le percentuali di ritrovamento sono molto diverse tra loro: in Lombardia i ritrovati sono stati il oltre il 69%, in Sicilia solo il 25%. A livello provinciale è Trapani dove si registra il maggior numero di presone scomparse (un dato che non sorprende visto il numero di arrivi via mare) seguita, a sorpresa, da Milano che ha superato Agrigento (per lo sbarco dei migranti che arrivano via mare). Tutti numeri interessanti che la dicono lunga sulle cause di sparizione delle persone e soprattutto dei minori. Numeri che dimostrano che il problema delle persone e soprattutto dei minori scomparsi era e continua ad essere una piaga aperta. Un fenomeno del quale in televisione si parla poco. Troppo poco. E per il quale si fa ancora meno. Rendendo vani gli sforzi immani compiuti da Associazioni come il Kiwanis Distretto Italia San Marino e, soprattutto, dall’Ufficio del Commissario Straordinario per le Persone Scomparse”.