TURCHIA, SCONTRI TRA GOVERNO E PKK: DANNEGGIATA LA CHIESA SIRO-ORTODOSSA DI DIYABAKIR

La chiesa cristiana di rito siro-ortodosso di Diyarbakir (in Turchia) dedicata alla Vergine Maria, è stata danneggiata durante le offensive militari del governo di Ankara contro le postazioni del Partito curdo dei Lavoratori (PKK), partito paramilitare considerato “terroristico” sia dalla Turchia sia dalla Nato, dagli Usa e dalla Comunità Europea. A provocare i danni sono stati i bombardamenti realizzati dall’esercito turco che, da qualche mese, ha di fatto ripreso le ostilità nonostante la tregua tra le parti durasse dal 2013. A riportare la notizia dei danni al luogo sacro – dedicato alla Vergine maria ai mezzi di informazione è stato padre Yusuf Akbulut, il parroco della chiesa, che continua a mandare messaggi d’allarme dalla propria casa, dove si è barricato con la famiglia, mentre nell’area continuano i combattimenti.

Nel 2000 proprio padre Akbulut era stato arrestato dalle autorità turche per le sue esternazioni sul cosiddetto “genocidio assiro”, perpetrato in Anatolia durante il tempo della Prima guerra mondiale. Il procedimento penale contro il sacerdote aveva destato l’attenzione internazionale e lo Stato turco aveva deciso di tornare sui propri passi, incaricando il tribunale per la sicurezza di Diyarbakýr di procedere al proscioglimento di Akbulut. L’anno dopo il ministero degli interni turco aveva emanato un decreto contenente disposizioni fortemente restrittive nei confronti di tutti gli assiri e i siriaci provenienti dall’Europa che desideravano visitare i loro luoghi d’origine nelle regioni meridionali del Paese.