Teheran: cancellata la pena di 6 anni per tre leader protestanti

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Dichiarati innocenti dopo un lungo processo in appello, i tre leader protestanti che nel 2011 erano stati condannati a sei anni di prigionia per “questione di sicurezza nazionale”. La sentenza finale è stata resa pubblica nel pomeriggio del 16 dicembre. Tre anni fa i pastori Behnam Irani e Matthias Haghnejad insieme al diacono Silas Rabbani venivano arrestati vicino a Karaj Teheran, dove essi avevano fondato alcune comunità sotterranee.La condanna che pesava su di loro ad ottobre era inizialmente quella di aver “diffuso la corruzione sulla terra” e di essere “nemici di Dio”. Successivamente l’accusa è stata cambiata in “azioni contro la sicurezza nazionale e per aver creato una rete per rovesciare il sistema.”

La corte d’appello della Repubblica islamica, contro ogni aspettativa ha fatto cadere la condanna il 9 dicembre scorso, liberando definitivamente il pastore Haghnejad e il diacono Rabbani e lasciando in cella Irani per alcune condanne precedenti legate alla chiesa sotterranea. Nonostante la costituzione iraniana garantisca una minima libertà religiosa alle minoranze, la polizia locale riesce a esercitare un controllo totalitario su tutte le attività religiose, in particolar modo i gruppi protestanti evangelici sono considerati sospetti. Il cuore di questo contraddizione interna va ricercato nel timore delle autorità e dei politici di rivolte da parte dei fedeli.