Alla seconda giornata del suo viaggio apostolico in Ungheria, papa Francesco oggi ha in programma diversi incontri – tutti a Budapest – nel campo dell’assistenza caritativa cattolica, del sociale, del rapporto con le Chiese orientali.
Alle 8.45, il Pontefice si reca in visita privata ai bambini ipovedenti e disabili assistiti dall’Istituto “Beato Laszlo Batthyany-Strattmann”. Alle 10.15 incontrerà invece i poveri e i rifugiati – molti provenienti dalla vicina Ucraina – presso la Chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria. Alle 11.30, invece, la visita alla comunità greco-cattolica nella piccola Chiesa di rito greco “Protezione della Madre di Dio”.
Nel pomeriggio, il Pontefice incontrerà invece alle 16.30 i giovani presso “Papp Laszlo Budapest Sportarena”, e alle 18.00 vedrà privatamente i membri della Compagnia di Gesù nella Nunziatura Apostolica, dove alloggia in questo soggiorno nella capitale magiara.
All’inizio della visita di papa Francesco all’Istituto cattolico per bambini ciechi e ipovedenti di Budapest, il direttore György Inotay ha pronunciato un breve indirizzo di saluto. “Salutiamo il Santo Padre con la preghiera francescana di pace – ha detto -: ‘O Signore, fa’ di me un servo della tua pace: dov’è odio, fa’ ch’io porti amore. Dov’è offesa, ch’io porti il perdono. Dov’è dubbio, ch’io porti la fede. Dov’è la disperazione, ch’io porti la speranza. Dove sono le tenebre, ch’io porti la luce. Dov’è tristezza, ch’io porti la gioia’”. “La ringrazio per rafforzarci nella fede, nella speranza e nell’amore fraterno con la Sua visita. Sia lodato Gesù Cristo!”, ha aggiunto il direttore.
“Grazie a tutti voi per l’accoglienza. Grazie per il vostro canto, per i vostri gesti, per i vostri occhi. Grazie al direttore, che ha voluto cominciare questo con la preghiera di San Francesco, che è un programma di vita, perché chiede la grazia che quando manca qualcosa io possa fare qualcosa”. Lo ha detto il Papa, parlando ‘a braccio’, al termine della sua visita all’Istituto cattolico per bambini ciechi, ipovedenti e disabili di Budapest. “Guarda alla realtà come è per far andare avanti, affrontare la realtà E questo è vangelo puro – ha aggiunto il Pontefice -. Sarebbe stato più facile prendere delle idee, delle ideologie, e portarle avanti, senza tenere conto della realtà”. “Questo è cammino evangelico, questo è il cammino di Gesù, e questo è quello che il direttore ha voluto esprimere con la preghiera di San Francesco – ha concluso il Pontefice -. Grazie. Ringrazio tutti voi”.
Fonte: Ansa
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