Papa Francesco ha riconosciuto un nuovo miracolo compiuto per intercessione del beato Carlo Acutis. Il Pontefice ha autorizzato il Dicastero per le cause dei santi a pubblicare il relativo decreto. Dopo questo, Carlo – morto a 15 anni nel 2006 – sarà proclamato santo in data ancora da definire.
Il Papa ha deciso di convocare un Concistoro, che riguarderà anche la canonizzazione dei Beati Giuseppe Allamano, Marie-Léonie Paradis, Elena Guerra e Carlo Acutis. Durante l’udienza concessa al card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, oltre ad autorizzare i decreti il Santo Padre ha approvato i voti favorevoli della Sessione Ordinaria dei cardinali e vescovi per la canonizzazione dei Beati Emanuele Ruiz e 7 Compagni, dell’Ordine dei Frati Minori, e Francesco, Abdel Mooti e Raffaele Massabki, laici, uccisi in odio alla Fede a Damasco (Siria) tra il 9 e il 10 luglio 1860, e ha deciso di convocare un Concistoro.
È stato annunciato dalla Sala Stampa vaticana che un miracolo compiuto per intercessione del beato Carlo Acutis è stato riconosciuto da Papa Francesco il quale ha autorizzato il Dicastero per le cause dei santi a pubblicare il relativo decreto. “Su questa base, in data da definire, Carlo sarà proclamato santo, passando così dal culto locale che è proprio dello status di beato, al culto universale che caratterizza i santi canonizzati”, scrive il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, mons. Domenico Sorrentino, precisando: “La Chiesa di Assisi è in festa. Sia lode al Signore, che sta facendo grandi cose, per dare un colpo d’ala al nostro entusiasmo nella coerenza cristiana e nell’annuncio del Vangelo. Grazie anche al Santo Padre che sta assecondando l’opera di Dio. Trovandomi ancora a Roma, dove si conclude l’Assemblea generale della Cei, conto di arrivare in serata ad Assisi, per ringraziare il Signore nella celebrazione eucaristica. Ma fin d’ora mi unisco ai fedeli che si trovano nel santuario per una preghiera di lode”.
Poi la preghiera: “Voglia il Signore continuare la sua opera attraverso la testimonianza del beato Carlo. Egli potrà essere chiamato ‘Santo’ e venerato con il culto liturgico dovuto ai Santi solo dopo la canonizzazione. Liturgicamente, pertanto, tutto rimane come prima. Ma esprimiamo con esultanza la nostra gioia in unione con la famiglia, specie il papà Andrea e la mamma Antonia, e tutti i devoti di Carlo sparsi nel mondo”. Mons. Sorrentino conclude: “Egli ci ottenga dal Signore di amarlo come lo ha amato lui, soprattutto nella Santa Eucaristia. In attesa di rivedervi, vi benedico di cuore”.
Fonte: AgenSIR
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